Questa dichiarazione si inserisce in un contesto più ampio relativo ad uno dei temi caldi di questa campagna elettorale: la regolamentazione, o meno, dei matrimoni omosessuali. Il leader dell’Udc argomenta la sua opposizione alla questione facendo un riferimento alla pedofilia. “Poco importa se negli altri Paesi europei stanno facendo passi avanti nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Non è detto che l’Europa sia sempre e comunque da imitare. Ad esempio alcuni paesi del nord hanno legalizzato dei movimenti che facevano anche apologia della pedofilia”.


Pagella Politica, in linea con la sua missione, non entrerà nel merito della questione e si limiterà all’analisi della parte fattuale di questa dichiarazione. Confidiamo nell’intelligenza dei nostri lettori e nella loro capacità di valutare la validità di quanto affermato da Casini. 


In questa dichiarazione, Casini fa riferimento al Partito dell’amore fraterno, della libertà e della diversità (Partij voor Naastenliefde, Vrijheid en Diversiteit, Pnvd, in olandese). La missione di questo partito, però, non potrebbe essere più lontana da quanto il nome porta ad immaginare: il Pnvd è salito, infatti, agli onori delle cronache internazionali come il “partito dei pedofili”. Fondato nel maggio 2006 in Olanda, proponeva tra le altre cose la liberalizzazione della pornografia infantile e i rapporti sessuali tra adulti e bambini (abbassando l’età del consenso a 12 anni). Casini ha ragione nell’affermare che il Pnvd sia stato legalizzato; la sentenza di una corte olandese ha infatti sancito il diritto all’esistenza di questo partito, alla stregua di ogni altro partito. E’ altrettanto vero, però, che non avendo mai raggiunto le firme necessarie per presentarsi alle elezioni politiche, il partito ha, di fatto, scelto di sciogliersi nel 2010, come si legge in questo articolo.


Sempre in Olanda, nel 1982 era stata fondata Vereniging Martijn, un’associazione con lo scopo di legalizzare la pratica sessuale tra adulti e minori. Ebbene, fortunatamente nel 2012 la corte civile di Assen ha messo fuori legge quest’organizzazione in quanto [traduzione dall’inglese] “glorifca il contatto sessuale [tra adulti e bambini] e lo presenta come qualcosa che dovrebbe essere normale ed accettabile”. 


Casini parla, tuttavia, di Paesi, utilizzando il plurale. Come sarà la situazione nella restante parte del nord Europa? Effettivamente esiste l’Associazione Pedofila Danese, con tanto di sito web. In questo articolo dell’Huffington Post, dedicato, però, principalmente al caso olandese, si legge che nel 2004 è stata investigata la possibilità di bandire quest’associazione; l’esito è però risultato negativo in quanto la Costituzione tutela il diritto di parola e di associazione. Sempre secondo l’Huffington Post, il sito dell’organizzazione (e i successivi rigurgiti) sarebbero stati chiusi dal loro internet provider; a quanto pare, però, l’ultima versione è sopravvissuta. 


Senza dubbio una questione controversa, ma la veridicità di questa dichiarazione è evidente; Casini guadagna un “Vero” targato Pagella Politica.