Mario Monti, ospite di Ilaria d’Amico, rivendica l’azione di governo in tema di spending review e il taglio, in particolare, della spesa per le auto blu.



E’ vero che alcuni costi siano stati ridotti (o quantomeno è vero che lo Stato ha previsto e messo a disposizione un budget inferiore per alcuni voci di bilancio; l’effettivo risparmio potrà essere valutato solo a consuntivo, così come i reali impatti di questi tagli sul totale della spesa della pubblica amministrazione). Per quanto i risparmi più corposi previsti dalla spending review del decreto legge n. 95/2012 siano fissati per il 2013, 2014 e 2015 (rispettivamente 10,7; 11,5 e 12 miliardi), il decreto prevede risparmi per lo Stato di 4,5 miliardi già per il 2012 (vedi Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012, p. 18).



Passiamo ora alle auto blu, innalzate, nell’immaginario comune, a simbolo dei privilegi della casta. A tal riguardo, circolano le cifre più disparate: secondo l’Associazione dei Contribuenti nel 2010 le auto blu erano 629mila, un dato ripreso anche da una pagina Facebook il cui nome a caratteri cubitali è inequivocabile: “NO AUTO BLU, 21 MILIARDI DI EURO L’ANNO (SPESE IMPRODUTTIVE DI FUTURO)”. Al tempo, il ministro Brunetta si difendeva sostenendo che il totale delle vetture a disposizione della pubblica amministrazione fossero circa 90mila. Lungi da noi prendere le difese dell'(ab)uso delle auto blu: cerchiamo di capire – sulla base dei dati ufficiali – quante sono e quanto ci costano. Solo così saremo in grado di dire se la dichiarazione di Monti è vera.



Sembra che sul punto il premier uscente si sia confuso. In una recente nota del ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione si evidenziano i risultati del censimento delle auto nella pubblica amministrazione. I dati, riferiti al 30 novembre 2012, mostrano che nei primi 11 mesi dell’anno le auto blu sono diminuite del 25%. Non sarebbe dunque la spesa per le auto blu ad essere calata del 25% ma il loro numero effettivo. Bisogna anche osservare che le auto blu non rappresentano l’intero parco macchine della PA. Il comunicato identifica le auto blu come “quelle di rappresentanza assegnate personalmente ai vertici delle amministrazioni o comunque guidate da un autista”, mentre “il resto del parco auto è composto di auto di servizio senza autista” e sono anche dette auto grigie. E quante sono le auto blu? Secondo i dati del censimento, le auto blu sono calate di 2.431 unità, e ne rimangono attualmente 7.290. Tuttavia, se a queste aggiungiamo anche le auto grigie, scopriamo che l’intero parco macchine della PA sfiora pur sempre le 60mila vetture.



E la spesa? Quanto ci costano le auto blu? Secondo il monitoraggio dell’agosto 2012, nel 2011 “la spesa complessiva annua, con l’aggiunta della quota spettante per l’ammortamento e la spesa di logistica (non rilevata), è stimata in 1.220 milioni di euro” (slide 17), di cui 1.100 milioni di euro di spese dirette, suddivisibili in 561 milioni per le auto blu e 539 milioni per le auto grigie*. I dati mostrano anche risparmi per 208 milioni registrati nel periodo 2009-2011, di cui il il 40% viene dalle auto blu e il 60% dalle auto grigie. Nel 2012, secondo il comunicato di cui sopra, sono stati risparmiati 160 milioni riferibili all’intero parco auto, ma non è indicata la ripartizione per categorie di auto. In assenza di ulteriori dettagli, ipotizzando che le auto blu compongano ancora il 40% dei risparmi di spesa come da periodo 2009-2011, proviamo ad applicare una forbice di stima – i risparmi in auto blu ammontano da un 30 ad un 50% dei 160 milioni di euro. In tal modo ipotizzeremmo una diminuzione di spesa per le auto blu da un minimo di 11,5% ad un massimo di 14,3% sui 561 milioni precedenti. Un dato lontano, quindi, dal 25% dichiarato dal professore.



In conclusione, per il sollievo del buon lettore uscito stremato da quest’ultimo paragrafo, la prima parte della dichiarazione è vera; la seconda, più corposa, è da “Pinocchio andante”, dunque Monti porta a casa un “Nì”.



*Slide 18. La differenza tra le due, nonostante il numero molto più alto di auto grigie, è dovuta al costo per gli autisti, che nelle auto grigie è pari a zero mentre, relativamente alle auto blu, assorbe 452 dei 561 milioni. Bisogna anche notare con un certo sgomento che la slide riporta una somma sbagliata per il totale della spesa per le auto grigie. Sommando le sottovoci si giunge a 539 milioni di spesa e non a 485 milioni. Ma almeno il valore complessivo di 1100 milioni riportato è corretto…