E invece sì, Oscar Giannino: ad aumentare la pressione fiscale (prevista per il 2012) è stato infatti in gran parte Monti, con una serie di provvedimenti miranti ad una “stretta fiscale” che hanno portato al record di pressione fiscale (prevista per il 2012 inizialmente al 45.1% nel DEF 2012).


Con il governo Berlusconi si attestava, infatti, tra il 42-43% del Pil (fonte: Istat), mentre il governo Monti prevedeva per il 2012 (Aggiornamento DEF) un aumento fino al 44.7%. Anche considerando l’ultima manovra di Tremonti (settembre 2011) – la quale prevedeva per il 2012 un incremento della pressione fiscale al 44% (43.8% + 0.2% da riduzione delle agevolazioni fiscali) – l’aumento fiscale attuato dal governo “tecnico” è stato maggiore.



Oscar Giannino ha solo in parte ragione, se consideriamo che effettivamente un aumento della pressione fiscale era parzialmetne previsto dall’ultima manovra del Berlusconi IV (poi modificata fortemente dall’esecutivo tecnico). Inoltre è chiaro che il governo Monti è stato supportato sia da Pdl che Pd per l’intera durata della parentesi “tecnica”, quindi la responsabilità è quantomeno “condivisa”.


Si salva, insomma, da una Panzana ma si porta a casa un “Pinocchio andante”.


P.S.: sul fatto che ora “i mercati temono che arriva la sinistra” è invece un’opinione “sentimentale” che non possiamo verificare, anche se, ad oggi, i pareri sono piuttosto discordanti sul tema.