Al V-day di Genova, domenica 1 dicembre, Grillo elenca alcune famose aziende italiane che sono state vendute nel corso degli anni ad imprenditori o società estere. Vediamo se i dati sono corretti:
– Buitoni, Svizzera: C’eri quasi. Nel 1988 la società è stata acquistata dalla multinazionale svizzera Nestlè, anche se dal 2008 parte del marchio (la parte di produzione della pasta secca, all’uovo e prodotti da forno) è ritornata ad essere di proprietà italiana, precisamente della Newlat.
– Perugina, Svizzera: Vero. Sempre nel 1988 l’azienda italiana produttrice dei famosi “Baci”, parte del gruppo Buitoni, è stata acquisita dalla Nestlè.
– Antica Gelateria del Corso, Svizzera: Vero. Questo marchio della Motta è stato acquisito dalla Nestlè nel 1993.
– Stock, Germania: Vero. La famosa azienda triestina produttrice di liquori e distillati è stata venduta alla tedesca Eckes AG nel 1995, che l’ha a sua volta ceduta al fondo di investimento statunitense Oaktree nel 2007.
– Vecchia Romagna, Germania: Pinocchio andante. Il famoso brandy è stato sì venduto alla società inglese (non tedesca) Diageo nel 1993 ma è stato poi nuovamente acquistato dal gruppo bolognese Montenegro nel 1999 (si veda la sezione ‘Storia’).
– Locatelli, Svizzera: Vero. La famosa azienda di formaggi (per intenderci, il formaggino Mio), dopo una serie di vicende, fa di nuovo parte della Nestlè dal 2011.
– San Pellegrino, Svizzera: Vero, altra famosa acquisizione del gruppo Nestlè, avvenuta nel 1998.
– Algida, Olanda: Vero. L’azienda produttrice di gelati è infatti parte dell’olandese Unilever. Il nome del marchio cambia di Paese in Paese: ad esempio Algida in Italia, Frigo in Spagna e Ola in Olanda.
– Fiat Ferroviaria, Francia: Vero. Nel 2000, il gruppo d’oltralpe Alstom ha acquistato il 51% delle azioni dell’azienda.
– Bottega Veneta, Francia: Vero. La famosa azienda vicentina è stata acquistata nel 2001 dalla Kering, prima Gruppo Gucci.
– Fendi, Francia: Vero. Fendi è diventata francese nel 2001, quando il gruppo LVMH ha rilevato da Prada il 25,5% delle quote per 570 miliardi, arrivando a controllarne il 51%.
– Peroni, Inglese: Vero. Dal 2003 la birra Peroni fa parte dell’inglese SABMiller.
– Benelli, Cinese: Vero. L’azienda produttrice di motociclette e scooter è stata rilevata nel 2005 dal cinese Qianjiang Group.
– Ducati: Vero. la casa motociclistica italiana è parte della Lomborghini Automobili S.p.A., a sua volta del gruppo Audi, a sua volta parte del gruppo tedesco Volkswagen.
– San Daniele: Panzana. Il prosciutto San Daniele viene prodotto da un consorzio di aziende friulane istituito nel 1961.
– Carapelli, Sasso e Bertolli, Spagna: Vero. Le tre aziende di olio fanno parte della spagnola Deoleo dal 2008. Alcuni prodotti di Bertolli fanno ancora parte del gruppo Unilever.
– Galbani, Francia: Vero. Dal 2006 l’azienda di formaggio fa parte del gruppo francese Lactalis.
– Osvaldo Cariboni, Francia: Vero. L’azienda di Lecco leader nella progettazione, sviluppo e produzione di componenti per linee ferroviarie e per il trasporto dell’energia elettrica fa parte del gruppo Alstom dal 2008.
– Bertolli, Olanda: Vero. Mentre la produzione di olio e aceto è stata ceduta alla Deoleo, la olandese Unilever detiene ancora la produzione di altri prodotti Bertolli come margarina, sughi e surgelati.
– Fiat Avio, Usa: Vero. Dal 2013 la parte di Fiat che si occupa del settore aerospaziale è stata ceduta alla General Electric.
– Fastweb: Vero. L’azienda di telecomunicazioni è parte del gruppo svizzero Swisscom dal 2010.
Con un paio di scivoloni Grillo si guadagna comunque un “C’eri quasi”: con tutti gli esempi citati il messaggio è arrivato forte e chiaro.