La prima parte di questa dichiarazione è indubbiamente vera, anzi Grillo potrebbe spingere ancora di più sul livello record del debito pubblico. I dati del Fondo Monetario Internazionale stimano che il debito era pari al 132,3% nel 2013, in aumento rispetto al 127,0% del 2012: effettivamente è il livello più alto registrato nei 23 anni indicati da Grillo. Ma il livello, in realtà, è il più alto dal dopoguerra, come riportato nella figura in basso, tratta da pagina 20 di questo rapporto di Banca d’Italia sul debito pubblico dall’Unità d’Italia ad oggi. Secondo Bankitalia il valore assoluto non ha ancora superato i 2.100 miliardi anche se, secondo l’ultimo bollettino su finanza pubblica, fabbisogno e debito (datato 14 marzo), è giunto a 2.089 miliardi di euro a gennaio 2014.






Passando alla seconda parte della dichiarazione (quella sugli aumenti annui), sfacciamo riferimento ai medesimi dati Fmi citati sopra e apprendiamo che non si tratta di 100-120 miliardi all’anno come dice Grillo, ma di circa 67 miliardi in media nel periodo 2005-2014, che salgono a circa 78 miliardi se ci concentriamo sul solo frangente 2009-2014.



Sul terzo dato citato da Grillo – il crollo del Pil dal 2008 – precisiamo che i 9 punti di cui parla il leader a 5 stelle sono stati citati anche da Renzi precedentemente; tuttavia dobbiamo riconoscere che, passando da 1.475 miliardi di euro nel 2008 a 1.365 nel 2013, il calo ci sembra essere un po’ minore e pari al 7,5%.



Grillo indica correttamente il valore del rapporto debito/Pil ed il suo andamento ma ne esagera l’aumento medio ed enfatizza il calo del Pil dal 2008. Giudichiamo le imprecisioni non così gravi, il nostro giudizio è di poco inferiore al massimo dei voti:”C’eri quasi”.