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In dieci anni sono morte oltre 25 mila persone nel Mediterraneo

| 06 marzo 2023
La dichiarazione
«Negli ultimi 10 anni nel Mediterraneo sono morte 25 mila persone»
Fonte: La Stampa | 6 marzo 2023
ANSA/ GIUSEPPE PIPITA
ANSA/ GIUSEPPE PIPITA
Verdetto sintetico
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera cita correttamente una stima dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni.
In breve
  • Secondo l’Oim, dal 2014 a oggi oltre 26 mila persone sono morte o andate disperse nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo. Quasi l’80 per cento dei morti e dei dispersi si conta nel Mediterraneo centrale, nella rotta tra il Nord Africa e l’Italia. TWEET
Il 6 marzo, in un’intervista con La Stampa, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha commentato il recente naufragio al largo di Crotone, in Calabria, dove sono morti 70 migranti. Foti ha sottolineato la necessità di contrastare le attività degli scafisti, aggiungendo che negli ultimi dieci anni sono morte «25 mila persone» nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo.

Abbiamo verificato: Foti ha citato correttamente i dati più affidabili e aggiornati a disposizione.

La fonte dei dati

Quando si parla delle morti di migranti nel Mar Mediterraneo, la fonte più autorevole è l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), un’organizzazione intergovernativa collegata alle Nazioni Unite. Nel 2013, dopo un naufragio al largo di Lampedusa, l’Oim ha avviato il progetto Missing migrants per documentare tutti i casi di migranti morti o dispersi nel mondo. Tra le zone monitorate c’è anche il Mar Mediterraneo.

La raccolta dei dati in questo ambito non è semplice per una serie di motivi. Per esempio alcune morti avvengono in mare senza che se ne sappia nulla e spesso i cadaveri vengono ritrovati dopo diverso tempo, senza essere segnalati alle autorità. Quando si parla di naufragi, poi, subentra la frequente impossibilità di recuperare i corpi dei migranti, così come l’estrema difficoltà di conoscere il numero esatto delle persone presenti su un’imbarcazione prima di un affondamento. Il dato dell’Oim resta dunque una stima, sebbene sia la più completa che a oggi si possa avere.

I morti in dieci anni nel Mediterraneo

Secondo l’Oim, dal 2014 a oggi nel Mar Mediterraneo sono morti o sono andati dispersi 26.089 migranti, un numero arrotondato a «25 mila» da Foti. L’anno con più morti e dispersi è stato il 2016, con oltre 5.100, mentre il più basso è stato il 2020 con circa 1.450. I dati del 2023 parlano finora di oltre 330 morti e dispersi (Grafico 1).
Grafico 1. Morti e dispersi nel Mediterraneo tra il 2014 e il 6 marzo 2023 – Fonte: Oim
Grafico 1. Morti e dispersi nel Mediterraneo tra il 2014 e il 6 marzo 2023 – Fonte: Oim
Negli ultimi dieci anni quasi l’80 per cento dei morti e dei dispersi (oltre 20.500) è stato registrato nella rotta del Mar Mediterraneo centrale, quella attraversata dai migranti per passare dalle coste del Nord Africa a quelle italiane. Un 12 per cento è stato registrato nel Mar Mediterraneo occidentale, mentre il restante 8 per cento circa nel Mar Mediterraneo orientale. Secondo i dati raccolti dall’Oim, oltre 24 mila migranti sono morti nel Mediterraneo per annegamento. Dal 2014 in poi il numero di bambini morti o dispersi nel tentativo di attraversare il mare è stato pari a 1.068 (Grafico 2).
Grafico 2. Bambini morti e dispersi nel Mediterraneo tra il 2014 e il 6 marzo 2023 – Fonte: Oim
Grafico 2. Bambini morti e dispersi nel Mediterraneo tra il 2014 e il 6 marzo 2023 – Fonte: Oim

Il verdetto

Secondo Tommaso Foti, «negli ultimi 10 anni nel Mediterraneo sono morte 25 mila persone». In base ai dati a disposizione, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ha ragione.

Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dal 2014 a oggi oltre 26 mila persone sono morte o andate disperse nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo. Quasi l’80 per cento dei morti e dei dispersi si conta nel Mediterraneo centrale, nella rotta tra il Nord Africa e l’Italia.

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