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Costa di più il nucleare o le rinnovabili? Occhio a quali dati si guardano

| 20 settembre 2021
La dichiarazione
«Produrre 1 kWh di energia elettrica con il fotovoltaico costa in media 3,7 centesimi di dollaro, con l'eolico 4,0. Con il carbone 11,2 e con il nucleare 16,3»
Fonte: Facebook | 15 settembre 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il 15 settembre il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni ha difeso su Facebook la necessità di «investire seriamente nelle energie rinnovabili», criticando le aperture avanzate nelle ultime settimane da alcuni partiti nei confronti del nucleare. A sostegno della sua posizione, Fratoianni ha dichiarato che «produrre 1 kWh di energia elettrica con il fotovoltaico costa 3,7 centesimi di dollaro e con l’eolico 4,0», prezzi inferiori rispetto alle fonti non rinnovabili, dal momento che «il carbone costa 11,2 centesimi per 1 kWh e il nucleare 16,3». Ma è davvero così?

Abbiamo verificato e Fratoianni cita i dati di uno dei numerosi studi sull’argomento, escludendo però altre stime, in contrasto con quelle riportate.

Come si calcola il costo dell’energia

Misurare i costi produttivi dell’elettricità in base alla fonte energetica non è un compito semplice. Tra le tante variabili di cui tenere conto, ci sono le spese di costruzione dell’impianto, le spese operative e di manutenzione, unite al costo della materia prima e all’aspettativa di vita dell’impianto di produzione. Il sistema che gli operatori del settore utilizzano per stimare tali costi è il cosiddetto “costo livellato dell’energia” (Lcoe), un indice della competitività delle diverse tecnologie sulla base delle variabili elencate sopra.

Diverse agenzie e organizzazioni internazionali ogni anno pubblicano report sul costo dell’elettricità per fonte calcolato con il metodo Lcoe. Essendo però frutto di una stima che tiene conto di numerose variabili, non è raro che i risultati finali degli Lcoe differiscano tra loro.

Da dove vengono i dati di Fratoianni

Come specificato da Fratoianni stesso nei commenti al suo post su Facebook, i dati provengono dal report globale annuale effettuato dalla banca d’affari americana Lazard, ripresi nel World nuclear industry report 2020 (redatto dall’attivista e consulente antinucleare Mycle Schneider). Sempre nei commenti, Fratoianni ha citato un articolo di Ansa di marzo 2021 che riporta questi dati, scambiando però per dollari quelli che in realtà sono centesimi. Guardando la cronologia delle modifiche del post, si scopre che anche il segretario di Sinistra italiana era inizialmente incappato in questo errore, per poi correggere il post circa un’ora dopo la pubblicazione, inserendo le cifre corrette.

Al netto della modifica, i dati del report corrispondono a quelli del segretario di Sinistra italiana: 3,7 centesimi di dollaro/kWh per il fotovoltaico, 4,0 per l’eolico, 11,2 per il carbone e 16,3 per il nucleare.

Oltre a quello di Lazard però sono disponibili altri report Lcoe globali, alcuni dei quali presentano risultati diversi da quelli ottenuti dalla banca d’affari. Uno di questi proviene dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), un’organizzazione mondiale che promuove lo sviluppo sostenibile guidata dall’italiano Francesco La Camera. Secondo il dossier Renewable power generation costs 2020 – che prende in esame solo fonti rinnovabili – il costo per kWh dell’elettricità prodotta dal fotovoltaico è di 5,7 centesimi di dollaro, mentre per quella prodotta dall’energia eolica è di 3,9.

Se quindi per la fonte eolica i due report concordano, per Irena l’energia prodotta dal fotovoltaico costa 2 centesimi in più per kWh rispetto a quanto stimato da Lazard e riportato da Fratoianni.

Il costo delle fonti non rinnovabili

Un altro report Lcoe, comparabile con quello citato da Fratoianni, è quello del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), il principale organismo internazionale delle Nazioni Unite che studia il fenomeno del riscaldamento globale. I dati Ipcc aggiornati al 2014 però mostrano una situazione molto diversa dal punto di vista della sostenibilità economica delle fonti rinnovabili. Il calcolo Lcoe del fotovoltaico è di ben 11 centesimi per kWh, più del doppio di nucleare e carbone, che costano rispettivamente 4,5 e 3 centesimi di dollaro per kWh. Occorre sottolineare però che il prezzo di produzione dell’energia da fonti sostenibili – specialmente il fotovoltaico – è sceso drasticamente negli ultimi anni (Grafico 1), quindi i dati presenti nel prossimo report Ipcc previsto per il 2022 potrebbero essere ben diversi dall’ultimo disponibile.
Un ulteriore dossier consultabile è quello dell’Agenzia per l’energia nucleare (Nea), organismo dell’Ocse che insieme all’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) nel 2020 ha redatto Projecting costs of generating electricity. Nel report viene esaminata un’ampia gamma di tecnologie per la generazione di elettricità basate su 243 centrali elettriche in 24 Paesi. Non viene quindi presentato un Lcoe “medio” per fonte energetica (Grafico 2), bensì uno studio dettagliato di ogni singola centrale. Il dato più significativo che viene fuori dal dossier è, secondo gli stessi autori, il fatto che «i costi delle energie rinnovabili hanno continuato a diminuire negli ultimi anni e sono ora competitivi, in termini di Lcoe, con la produzione di energia basata su combustibili fossili in molti paesi». Ciononostante, secondo Nea, «l’elettricità proveniente dal funzionamento a lungo termine delle centrali nucleari costituisce l’opzione meno costosa per la generazione a basse emissioni di carbonio».
Grafico 2. Lcoe per tecnologia di produzione - Fonte: Projected Costs of Generating Electricity, 2020 Edition.
Grafico 2. Lcoe per tecnologia di produzione - Fonte: Projected Costs of Generating Electricity, 2020 Edition.
Ricapitolando: anche questi dati sembrano scontrarsi con quelli di Lazard riportati da Fratoianni. Secondo i due studi citati, l’elettricità proveniente dall’energia nucleare rimane la più conveniente sul mercato. Occorre però specificare che, così come l’analisi Lazard citata da Fratoianni, anche quelle di Ipcc e Nea sono delle stime, il cui valore è da prendere con le pinze.

Il verdetto

Secondo Nicola Fratoianni, investire in energia rinnovabile converrebbe rispetto ad altre fonti perché «produrre 1 kWh di energia elettrica con il fotovoltaico costa 3,7 centesimi di dollaro e con l’eolico 4,0», mentre «il carbone costa 11,2 centesimi per 1 kWh e il nucleare 16,3».

Abbiamo verificato e il segretario di Sinistra italiana cita correttamente i dati di un report del 2020, escludendo però quelli di altri studi, in contrasto con quanto riportato da Fratoianni.

Diverse organizzazioni hanno redatto dossier in cui vengono stimati i prezzi di produzione energetica con Lcoe, ma raramente i risultati sono gli stessi per tutti. Per alcuni studi le fonti rinnovabili hanno costi di produzione maggiori rispetto ai combustibili fossili e l’energia più conveniente rimane – per il momento – l’energia nucleare.

In conclusione, Fratoianni si merita un “Nì”.

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