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Sì, la Sicilia è la regione messa peggio nella pandemia

| 26 agosto 2021
La dichiarazione
«[la Sicilia è] la regione con la percentuale più bassa di vaccinati, la più alta di contagi, di ospedalizzazioni e terapie intensive»
Fonte: Facebook | 26 agosto 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Vero
Il 26 agosto il senatore di Italia viva Davide Faraone ha scritto su Facebook che la Sicilia è la regione «con la percentuale più bassa di vaccinati, la più alta di contagi, di ospedalizzazioni e terapie intensive».

Abbiamo verificato e, al netto di alcune imprecisioni, è vero che la Sicilia sia al momento la regione nelle condizioni più preoccupanti per quanto riguarda la pandemia. Vediamo i dettagli.

La percentuale di vaccinati

Per quanto riguarda la percentuale di vaccinati, la Sicilia – secondo i dati del governo, qui resi graficamente dal progetto Gedi Visual – al 26 agosto mattina risultava avere il il 50,6 per cento di popolazione che ha ricevuto la seconda dose e il 60,9 per cento di popolazione che ha ricevuto la prima dose o l’iniezione monodose (ma quest’ultima pesa per una percentuale minima sul totale) (Grafico 1).
Grafico 1. La percentuale di somministrazioni in rapporto alla popolazione – Fonte: Gedi Visual su dati Covid-19 Opendata Vaccini
Grafico 1. La percentuale di somministrazioni in rapporto alla popolazione – Fonte: Gedi Visual su dati Covid-19 Opendata Vaccini
A livello regionale sono in effetti i dati più bassi, anche se va segnalato che la Provincia autonoma di Bolzano ha un valore più basso – il 60,2 per cento della popolazione – per quanto riguarda le prime dosi (o monodose). La P.A. di Bolzano però, se si guarda ai dati regionali, va unita a quella di Trento (che ha una popolazione simile) dove i dati sono significativamente superiori: 56 per cento di seconde dosi e 66 per cento di prime dosi o monodose.

Lombardia e Molise sono invece al vertice della classifica con oltre il 70 per cento di popolazione che ha ricevuto la prima dose (o monodose) e oltre il 60 per cento che ha ricevuto la seconda dose.

La percentuale di contagiati

Guardiamo ora ai contagi e, in particolare, al dato dell’ultima settimana. Non avrebbe infatti particolare senso guardare al totale dei contagi rispetto alla popolazione – classifica in cui la Sicilia risulterebbe alle ultime posizioni – poiché non è stata praticamente toccata dalla prima ondata della primavera 2020.

Sempre secondo i dati del governo – qui resi graficamente dal progetto Lab24 del Sole 24 ore – la Sicilia ha (al 25 agosto) il dato peggiore d’Italia, con 205 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana. Alle sue spalle troviamo Sardegna (149/100.000 abitanti) e Toscana (119/100.000 abitanti). Le regioni migliori sono Molise (25/100.000 abitanti), Lombardia (34/100.000 abitanti) e Piemonte (35/100.000 abitanti) (Grafico 2).
Grafico 2. Nuovi casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni nelle varie regioni italiane – Fonte: Lab24
Grafico 2. Nuovi casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni nelle varie regioni italiane – Fonte: Lab24

La percentuale di ospedalizzazioni

I ricoverati per Covid-19 in “area non critica” – cioè, come spiega il sito del governo dedicato, nei «posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia» – al 25 agosto in Sicilia occupano il 20 per cento dei posti disponibili. Segnaliamo per correttezza che sul calcolo dei numero dei posti letto destinati a pazienti Covid-19 in Sicilia aleggiano sospetti inquietanti, in particolare che – contrariamente a quanto stabilito dalla legge (art. 2 co.2 del decreto-legge n.105 del 23 luglio 2021) – i “nuovi” posti di terapia intensiva siano in realtà posti già esistenti e destinati ad altre patologie che vengono semplicemente riqualificati.

In ogni caso, il dato del 20 per cento sopra visto, come risulta dal grafico contenuto nel sito del governo, è il più elevato in Italia. Alle spalle della Sicilia seguono la Calabria (15 per cento) e la Sardegna (14 per cento) (Grafico 3).
Grafico 3. La percentuale di ospedalizzati in area non critica (ascissa) e in terapia intensiva (ordinata) nelle varie regioni italiane – Fonte: Agenas
Grafico 3. La percentuale di ospedalizzati in area non critica (ascissa) e in terapia intensiva (ordinata) nelle varie regioni italiane – Fonte: Agenas
Anche se guardiamo ai numeri assoluti – qui riportati dal progetto Lab24 del Sole 24 ore – la Sicilia è in vetta alla classifica, con 751 ricoverati con sintomi. Seguono a distanza Lazio (516) ed Emilia-Romagna (410).

La percentuale di terapie intensive

Per quanto riguarda la percentuali di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19, la Sicilia ha un dato pari all’11 per cento. È il secondo più alto d’Italia, sempre in base a quanto risulta (al 25 agosto) dal sito del governo dedicato al tema, dietro alla Sardegna (12 per cento) e davanti all’Umbria (9 per cento).

Se guardiamo ai numeri assoluti – qui riportati ancora dal progetto Lab24 del Sole 24 ore – la Sicilia è in vetta alla classifica, con 102 ricoverati in terapia intensiva. Seguono a distanza Lazio (66) ed Emilia-Romagna (55).

Il verdetto

Il 26 agosto il senatore Davide Faraone (Iv) ha sostenuto che la Sicilia sia la regione «con la percentuale più bassa di vaccinati, la più alta di contagi, di ospedalizzazioni e terapie intensive».

Faraone ha sicuramente ragione per quanto riguarda la percentuale di vaccinati e di posti letto (non di terapia intensiva) occupati. Corretto anche il record siciliano nell’aumento dei contagi, guardando all’ultima settimana.

Sui posti letto in terapia intensiva occupati la Sicilia arriva invece seconda, guardando alla percentuale, dietro alla Sardegna, ma arriva prima se si guarda al numero assoluto.

Nel complesso un “Vero” per Faraone.

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