Il 23 agosto il presidente della Regione Molise Donato Toma (Forza Italia) ha scritto su Facebook che la sua regione ha «quasi raggiunto l’immunità di gregge» contro la Covid-19, con il 70 per cento dei molisani che ha finito il ciclo vaccinale. A sostegno della sua tesi, Toma ha anche pubblicato un grafico del Corriere della sera, in cui si legge che la popolazione vaccinata in Molise è del 69 per cento circa.
Abbiamo verificato e Toma esagera, per almeno due motivi: la percentuale è imprecisa e il traguardo dell’immunità resta ancora lontano, se non irraggiungibile, per il Molise (e per tutti).
Che cosa dicono i dati
Secondo i dati ufficiali della struttura commissariale per l’emergenza Covid-19, al 23 agosto in Molise aveva completato il ciclo vaccinale il 64,6 per cento della popolazione, e non il «70 per cento» come riportato da Toma. Il dato del 70 per cento, come chiarito anche dal grafico del Corriere della sera, fa riferimento alla popolazione con più di 12 anni, ossia a quella vaccinabile.
Una differenza del 5 per cento circa può sembrare un dettaglio da poco, in realtà non lo è. Come abbiamo spiegato in passato, l’immunità di gregge – che permette il rallentamento della diffusione di un’epidemia, fino al suo esaurimento – si raggiunge con una determinata percentuale di immuni all’interno di tutta popolazione, non solo quella vaccinabile. Dunque, quando si parla di questo traguardo, bisogna prendere la popolazione nel suo complesso, e non solo quella con più di 12 anni di età (studi sono in corso sulla possibilità di somministrare il vaccino anche ai minori di 12 anni).
Il 70 per cento non basta
Al di là di questo, la percentuale del 65 per cento di popolazione vaccinata è ancora ben lontana da quella che si dovrebbe raggiungere per avere l’immunità di gregge. All’inizio della pandemia di coronavirus, si ipotizzava che il 70 per cento di persone immunizzate – la percentuale a cui fa riferimento Toma – fosse una soglia sufficiente. Ma nei mesi successivi, con la diffusione di varianti più contagiose e contro cui i vaccini hanno un’efficacia minore nel prevenire il contagio, come la alfa e in particolare la delta, l’asticella si è spostata sempre più in là. La soglia dell’immunità di gregge per i vari virus dipende infatti proprio dalla contagiosità (più è alta, maggiore è la percentuale di popolazione che deve essere immunizzata) e dall’efficacia dei vaccini nel prevenire il contagio (più è alta, minore è la percentuale di popolazione che è necessario sia immunizzata).
Secondo le stime più recenti, l’immunità di gregge forse potrebbe essere raggiunta vaccinando completamente più del 90 per cento della popolazione, o addirittura il 95 per cento. Ma si sta facendo sempre più largo nella comunità scientifica l’idea che l’immunità di gregge sia un traguardo irraggiungibile, anche vaccinando gli under 12, per la comparsa di varianti da un lato più contagiose, da un lato in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili nel prevenire le infezioni.
In ogni caso, come abbiamo spiegato anche di recente, i vaccini restano fondamentali perché – anche a fronte della comparsa delle varianti – continuano ad avere un’ottima efficacia nel prevenire le forme gravi della Covid-19, e di conseguenza le ospedalizzazioni e i decessi.
Il verdetto
Secondo il governatore Donato Toma (Forza Italia), «il Molise ha quasi raggiunto l’immunità di gregge», con il 70 per cento della popolazione che «ha concluso il ciclo vaccinale». Abbiamo verificato e il presidente della Regione Molise esagera, per almeno due motivi.
Innanzitutto, in Molise è stato vaccinato quasi il 70 per cento della popolazione vaccinabile, ossia quella con più di 12 anni. Se si prende l’intera popolazione, la percentuale scende a sotto il 65 per cento.
La popolazione generale è quella su cui si calcola la soglia per l’immunità di gregge. Secondo le evidenze scientifiche più recenti, anche una percentuale del 70 per cento – ipotizzata nei primi mesi della pandemia – non sarebbe un traguardo sufficiente. A causa delle varianti del coronavirus, la percentuale corretta è probabile che sia superiore al 90 per cento, e c’è anche chi sostiene che l’obiettivo dell’immunità di gregge possa essere irraggiungibile.
In conclusione, Toma si merita un “Pinocchio andante”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1