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Sì, meno dello 0,5 per cento dei vaccini è stato somministrato nei Paesi a basso reddito

| 31 maggio 2021
La dichiarazione
«Meno dello 0,5 per cento di tutti i vaccini anti-Covid prodotti sono stati somministrati nei paesi a basso reddito»
Fonte: Corriere della Sera | 30 maggio 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Vero
Il 30 maggio Maurizio Martina – ex segretario del Partito democratico e attuale vice direttore dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) – è intervenuto sul Corriere della Sera con un pezzo di opinione co-firmato da Suor Alessandra Smerilli, coordinatrice della task-force economia nella Commissione vaticana per la Covid-19, per commentare l’andamento della campagna vaccinale a livello mondiale e denunciare le disparità createsi tra i Paesi ricchi e quelli in via di sviluppo.

In particolare, secondo Martina e Smerilli «meno dello 0,5 per cento»dei vaccini contro la Covid-19 prodotti fino ad ora sono stati somministrati ai cittadini di Paesi a basso reddito.

Abbiamo controllato e l’affermazione è corretta. Vediamo perché.

Che cosa c’entrano reddito e vaccini

Secondo Our World in Data, al 29 maggio erano state somministrate complessivamente, in tutto il mondo, circa 1 miliardo e 900 milioni di dosi di vaccini contro la Covid-19.

La campagna vaccinale però ha preso ritmi molto diseguali nei diversi Paesi. Alcuni, generalmente i più ricchi, procedono ormai a passo spedito e puntano realisticamente a vaccinare il 70 per cento della popolazione entro l’estate, come gli Stati Uniti e il Regno Unito.

In molti poi la percentuale di persone vaccinate ha raggiunto risultati incoraggianti, sebbene non ancora sufficienti a dichiarare la fine della pandemia. Tra questi possiamo citare Israele, dove il 63 per cento dei cittadini ha già ricevuto almeno una dose; il Regno Unito (58 per cento) e gli Stati Uniti (50 per cento). Con il 38 per cento di popolazione vaccinata con almeno una dose l’Italia è in linea con i dati di Spagna e Francia, e leggermente in ritardo rispetto alla Germania (42 per cento). Tutti questi Paesi sono considerati dalla Banca mondiale come economie ad alto reddito (Grafico 1).