Il 22 febbraio, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha detto in un’intervista al Corriere della sera che i teatri e i cinema sono chiusi anche in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio e Portogallo, come in Italia.

Abbiamo verificato e Franceschini riporta un’informazione corretta. Nei Paesi elencati – tutti regolati da misure restrittive più severe di quelle italiane al momento – i cinema e i teatri sono chiusi.

Vediamo i dettagli.

Italia

Nel nostro Paese «gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto» sono stati sospesi (art.1, co.9, lett. m) dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) del 25 ottobre 2020.

Le misure sono state confermate dal governo italiano il 22 febbraio 2021 con un decreto-legge di cui non è ancora stato pubblicato il testo.

Regno Unito

Tutto il Regno Unito è in lockdown dal 4 gennaio 2021. Fra le attività chiuse ci sono anche tutte le «entertainment venues», i luoghi dedicati all’intrattenimento, fra cui teatri, sale concerto, cinema, musei, gallerie, casino, fiere e parchi tematici.

Il 22 febbraio è previsto che il premier Boris Johnson annunci le tappe di un graduale alleggerimento delle misure restrittive. Non si parla ancora nello specifico di cinema e teatri. In Inghilterra, la priorità sarà la ripartenza delle scuole in presenza dall’8 marzo. La Scozia prenderà nuove decisioni la settimana prossima e l’Irlanda del Nord non rivedrà le misure in vigore prima del 18 marzo. Johnson ha specificato che il suo governo si baserà sui «dati e non sulle date».

Germania

Anche in Germania cinema e teatri sono chiusi per effetto delle misure restrittive concordate fra governo federale e amministrazioni locali e in vigore su tutto il territorio dal 2 novembre 2020. Le strutture per vedere film, spettacoli e concerti non sono in attività, come tutti gli altri luoghi considerati “ricreativi”: palestre, parchi divertimento e tutti i luoghi in cui si svolgono sport che non siano individuali.

Le misure sono state prorogate di mese in mese da novembre, l’ultima volta il 19 febbraio 2021 e fino al 5 marzo 2021.

Francia

Fra le misure di contenimento messe in atto in Francia dal 30 ottobre 2020 c’è anche lachiusura di cinema e teatri così come di qualsiasi altro luogo dedicato allo sport, all’intrattenimento e alla attività ricreative.

Dal 14 gennaio, l’inizio del coprifuoco, in precedenza previsto dalle ore 20 alle ore 6, è stato anticipato alle ore 18 su tutto il territorio nazionale.

Belgio

In Belgio, le misure attuali comprendono lo stop di tutte i luoghi dedicati al tempo libero, fatta eccezione per le biblioteche, i musei, i campeggi e dal 13 febbraio i parchi faunistici.

La maggior parte delle limitazioni sono state confermate, pur con le prime riaperture, il 5 febbraio 2021. Il Comitato consultivo del governo, il corrispondente del nostro Comitato tecnico-scientifico (Cts), tornerà a riunirsi il 26 febbraio per decidere l’opportunità di ulteriori alleggerimenti.

Portogallo

Il Portogallo è tornato in lockdown il 15 gennaio 2021. Le restrizioni riguardano anche le attività culturali e artistiche: sono chiusi gli auditorium, le sale da concerto, i cinema e i teatri. Non è ancora stabilita una data per le riaperture.

Il verdetto

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha detto che i teatri e i cinema sono chiusi – come in Italia – anche in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio e Portogallo.

Abbiamo verificato e il ministro riporta un’informazione corretta. Nei Paesi elencati i cinema e i teatri sono chiusi e, più in generale, sono in vigore misure più restrittive di quelle italiane.

Il ministro Franceschini merita un “Vero”.