Matteo Salvini l’11 febbraio, parlando ai cronisti durante una manifestazione organizzata dai commercianti ambulanti davanti alla Camera a cui il leader della Lega ha preso parte, ha criticato Beppe Grillo. Il garante del M5s, nel video del 9 febbraio in cui apriva al governo Draghi a condizione di avere un Ministero per lo sviluppo ecologico sostenibile (ne abbiamo parlato qui), aveva detto che «non deve entrarci la Lega perché la Lega di ambiente non ha mai capito una mazza di niente».

Secondo Salvini «Grillo non conosce i dati» e lo invita a «fare un giro tra i Comuni più ricicloni d’Italia, che sono gestiti dalla Lega».

Con l’espressione «Comuni più ricicloni d’Italia» Salvini sembra fare riferimento esplicito all’omonimo dossier che pubblica annualmente Legambiente sul tema dei rifiuti. Andiamo a vedere i dati contenuti nel dossier più recente, «Comuni ricicloni 2020».

Chi ricicla di più?

Delle venti regioni italiane, solo nove hanno comuni con più di 15 mila abitanti che hanno percentuali di raccolta differenziata sufficientemente elevate da entrare nella classifica (pp. 54 e ss.) di Legambiente dei «Comuni ricicloni». Si tratta di Campania, Emilia Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto.

Guida la classifica per numero di comuni “ricicloni” – sempre con più di 15 mila abitanti – la Regione Veneto (18 comuni), seguito dalla Regione Lombardia (13 comuni), entrambe guidate dalla Lega. Più a distanza segue la Toscana (7 comuni) guidata dal centrosinistra. Le altre regioni hanno in classifica rispettivamente tre comuni (Emilia – Romagna, centrosinistra), due comuni (Campania, centrosinistra; Friuli – Venezia Giulia, Lega; Trentino Alto Adige, Südtiroler Volkspartei) o un solo comune (Marche, centrodestra; Sicilia, centrodestra).

Tra i capoluoghi di provincia, solo quattro entrano nella classifica di Legambiente, tutti nel Nord-Est: Pordenone (Friuli – Venezia Giulia), Trento (Trentino Alto Adige), Treviso e Belluno (Veneto). Sono amministrati rispettivamente da Alessandro Ciriani (indipendente di centrodestra, ex Fdi), Franco Ianeselli (indipendente di centrosinistra, ex sindacalista della Cgil), Mario Conte (Lega) e Jacopo Massaro (indipendente di centrosinistra, ex Pd).

Vediamo ora la top 10 dei singoli comuni con più di 15 mila abitanti, elaborata da Pagella Politica in base ai dati contenuti nel dossier di Legambiente, e vediamo chi li amministra.

 



Tabella: la top 10 dei comuni italiani (popolazione superiore a 15 mila abitanti) con la percentuale di raccolta differenziata più elevata e il partito che esprime il sindaco

Dei 13 comuni considerati (quattro sono alla pari al decimo posto), sette sono governati da sindaci della Lega, quattro dal Pd, uno da un indipendente di centrodestra e uno da un sindaco espressione di liste civiche.

Possiamo dire, insomma, che Salvini esagera un po’ quando dice che i comuni più ricicloni d’Italia sono gestiti dalla Lega, ma è vero che la maggioranza di questi siano guidati da esponenti del suo partito.

Il verdetto

L’11 febbraio Matteo Salvini ha sostenuto che «i Comuni più ricicloni d’Italia» sono gestiti dalla Lega.

Dei tredici comuni che costituiscono la top 10 (quattro sono a pari merito al decimo posto) dei comuni con le percentuali di raccolta differenziata più elevate, che abbiano una popolazione superiore ai 15 mila abitanti, sette (cioè la maggioranza) hanno un sindaco della Lega.

Per Salvini possiamo dire un “C’eri quasi”.