Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, ospite di Speciale TgLa7 il 3 giugno, ha sostenuto (min. 1:17:52) che l’Italia sia «il Paese più colpito in Europa»dal nuovo coronavirus.

Questo però non è vero, sia che si guardi al numero dei decessi, che al numero dei contagi, che al calo previsto del Pil. Andiamo a vedere i dettagli.

Il numero di decessi

Prima di guardare al numero di decessi bisogna fare una precisazione. Per il confronto internazionale useremo i numeri riportati dall’Ecdc (lo European Centre for Disease Prevention and Control) che a sua volta riceve i dati dalle autorità nazionali.

Prima di proseguire: c’è la possibilità che non tutti i decessi con Covid-19 siano stati registrati come tali. In Italia, ad esempio, una recente analisi dell’Inps sulla mortalità attesa (in base al numero di decessi, per qualsiasi causa, negli anni precedenti) e sulla mortalità registrata, ha rilevato che nel periodo 1° marzo – 30 aprile di quest’anno ci sono stati quasi 47 mila morti in più rispetto ai decessi attesi, e “solo” 28 mila circa di questi sono stati registrati come decessi con Covid-19. Dunque ci sono potenzialmente circa 20 mila vittime della pandemia non registrate dai numeri ufficiali.

Ma, come riporta un’analisi dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) a fine aprile, anche in altri Paesi – come ad esempio Spagna, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Svezia – si registrava una situazione analoga a quella italiana, se non addirittura una sottovalutazione maggiore dei decessi con Covid-19.

Torniamo allora ai numeri ufficiali.

Secondo i dati dell’Ecdc (consultati alle ore 10 di giovedì 4 giugno), l’Italia non è il Paese europeo col maggior numero di decessi con Covid-19. Al primo posto c’è infatti il Regno Unito, con 39.369 morti. L’Italia, con 33.530 vittime, è seconda. Terza la Francia con 28.940, davanti alla Spagna con 27.940.

Se poi consideriamo il numero di morti in rapporto alla popolazione, l’Italia, con 55,5 decessi ogni 100 mila persone, scende addirittura in quarta posizione. Al primo posto c’è infatti il Belgio, con 83,2 decessi ogni 100mila persone, seguito da Spagna (59,8/100mila) e Regno Unito (59,2/100mila). Quinta, dietro l’Italia, arriva la Svezia, con 43,9 decessi ogni 100mila persone.

I Paesi più piccoli potrebbero essere svantaggiati in questa particolare classifica, ma l’Italia resta comunque dietro altre nazioni europee della stessa “taglia”, come Spagna e Regno Unito.

Il numero di contagiati

Anche il numero di contagi è ovviamente un indicatore imperfetto, perché è fortemente influenzato dal numero di tamponi che vengono fatti. L’Italia, ad esempio, il 21 maggio – quando ci siamo occupati della questione in una nostra analisi – risultava prima tra i grandi Paesi europei per tamponi fatti in rapporto alla popolazione. Se consideriamo anche i Paesi più piccoli, il primato viene meno e comunque il nostro Paese è avvantaggiato in questa classifica dall’essere stato colpito per primo in Europa dall’epidemia.

Al netto di questo, possiamo comunque rilevare che, anche per quanto riguarda il numero di contagiati, l’Italia non è prima in Europa.

Nel nostro Paese infatti i casi totali di Covid-19 rilevati sono 233.515, davanti a noi ci sono sia il Regno Unito, con 277.985 casi, sia la Spagna, con 239.932 casi.

Se poi guardiamo ai contagiati totali in rapporto alla popolazione, l’Italia (con 386,4 casi ogni 100 mila persone) arriva sesta dietro a Irlanda (516,5/100 mila), Spagna (513,5/100 mila), Belgio (513,2/100 mila), Islanda (510,8) e Regno Unito (418,1/100 mila).

Il calo del Pil

Guardiamo infine alle conseguenze economiche della pandemia. L’Italia non è il Paese in cui il Prodotto interno lordo, secondo le previsioni di primavera della Commissione europea, calerà maggiormente nel 2020, ma quasi.

Con un -9,5 per cento di Pil, infatti, il nostro Paese avrà il secondo calo più grave dietro solo alla Grecia (-9,7 per cento), e farà peggio di poco rispetto alla Spagna (-9,4 per cento) e alla Croazia (-9,1 per cento). Quinto si piazza il Regno Unito – che da poco non fa più parte dell’Unione europea – con il -8,3 per cento, seguito dalla Francia con il -8,2 per cento.

Numeri diversi, ma stessa posizione in classifica, anche secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale: con un -9,1 per cento l’Italia è di nuovo penultima davanti alla Grecia (-10 per cento).

Il verdetto

Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha sostenuto il 3 giugno che l’Italia sia il Paese europeo più colpito dal virus.

Questo però non è vero, in base ai dati a disposizione: non siamo né il Paese con il maggior numero di morti (in valore assoluto siamo secondi, in rapporto alla popolazione quarti), né il Paese con il maggior numero di contagiati (in valore assoluto siamo terzi, in rapporto alla popolazione sesti), né il Paese il cui Pil si prevede calerà maggiormente quest’anno a causa della pandemia (arriviamo secondi dietro alla Grecia).

Ma è vero che in tutte queste classifiche l’Italia è quasi sempre nelle prime posizioni. Inoltre queste stesse classifiche sono solo parzialmente affidabili: il numero dei decessi attribuiti al Covid-19 in Italia e in altri Paesi è troppo basso rispetto all’eccesso di mortalità registrato e quindi pare probabile che non sia esaustivo, e il numero dei contagiati è fortemente influenzato dal numero dei tamponi fatti.

In conclusione per Orlando un “Nì”.