Aggiornamento, 5 novembre 2020: Questo articolo è in parte datato e riflette lo stato delle conoscenze al momento della sua pubblicazione. Nuovi studi scientifici – come ha discusso Facta in questo articolo – hanno affrontato il tema delle mascherine e, sebbene i dati siano ancora in via di sviluppo, le evidenze puntano alla conclusione che siano un utile strumento di protezione per chi vi sta intorno e, in parte, anche per chi le indossa. L’ipotesi che le mascherine inducano un senso di falsa sicurezza, che aveva indotto l’Oms alla cautela sul loro uso generalizzato nella popolazione, pare oggi non confermata dai dati.

Oggi inoltre sappiamo che presintomatici e asintomatici, ovvero le persone in apparenza «sane» ma positive al virus Sars-CoV-2, sono vettori importanti della pandemia. Siccome un asintomatico non ha modo di sapere di essere positivo se non ha fatto un test, è importante per la sicurezza di tutti indossare le mascherine, specie in luoghi chiusi e non areati, in accordo con le evidenze scientifiche. Anche se ci si sente sani.




Il 27 febbraio l’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5s) ha commentato (min. -5:32) in un video su Facebook l’annuncio del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (Lega) di essersi messo «in una sorta di autoisolamento» dopo che una sua collaboratrice è risultata positiva al nuovo coronavirus (Sars-CoV-2).

Lo stesso presidente della Regione Lombardia ha detto di essersi sottoposto ai test, risultando negativo (e dunque, al momento, non contagiato).

Secondo Toninelli, Fontana avrebbe dato l’annuncio indossando una mascherina protettiva «sbagliata», perché «le mascherine [di quel tipo n.d.r.] servono agli infetti».

Ma le cose stanno davvero così? Abbiamo verificato.

Che cosa dicono gli scienziati

Nel suo videomessaggio Toninelli riporta il titolo di un articolo del Corriere della Sera, pubblicato il 25 febbraio 2020, che al suo interno contiene un virgolettato di Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali.

Due giorni fa Ricciardi, durante una conferenza stampa alla Protezione civile, ha in effetti parlato di mascherine – quelle «di garza, che stanno andando a ruba», ha specifica lo scienziato – e coronavirus, dicendo: «Le mascherine alla persona sana non servono a niente».

Secondo Ricciardi, che è stato anche presidente dell’Istituto superiore di sanità, in sostanza le mascherine chirurgiche (o quelle comunemente chiamate “igieniche”) possono ridurre il rischio che i contagiati diffondano il virus con le goccioline contenute nella loro saliva, per esempio mentre parlano con qualcuno o starnutiscono. Non c’è ad oggi evidenza che proteggano invece le persone sane dal contagio.

Queste affermazioni di Ricciardi sono in linea con quanto raccomandato anche dall’Oms. «Se sei sano, devi indossare la mascherina solo se ti stai prendendo cura di una persona che si sospetta essere stata contagiata dal nuovo coronavirus», scrive l’Oms sul suo sito ufficiale, facendo dunque riferimento a chi svolge un ruolo di assistenza a un malato e, a differenza del personale medico, non ha accesso alle maschere dotate di filtri specifici per bloccare i virus.

La mascherina chirurgica non serve infatti a proteggere chi la indossa, se non in minima parte e comunque in una misura che non è ritenuta utile per la popolazione generale da tutte le organizzazioni sanitarie nazionali e internazionali, ma il malato stesso. Si cerca inoltre di evitare il più possibile la trasmissione di altre malattie a chi è già contagiato.

La mascherina di Fontana

Il presidente della Regione Lombardia ha in effetti indossato (min. -0:45) nel suo annuncio una mascherina chirurgica di garza, di quelle monouso, ritenuta dunque inutile per chi è considerato sano (e non contagiato). Per di più, lo ha fatto senza rispettare le linee guida del Ministero della Salute su come indossarla correttamente (cioè non coprendosi bocca e naso con la mascherina, assicurandosi che aderisca bene al volto).

Lo stesso Fontana, il 27 febbraio ospite a Rtl 102.5, ha comunque riconosciuto l’errore, giustificandosi che quelle mascherine «sono le uniche che ci restano».

In realtà, non tutte le mascherine sono inutili. Sono utili a bloccare il virus, infatti, quelle «estremamente sofisticate, che hanno dei filtri», ha spiegato (min. -0:25) Ricciardi nella conferenza stampa del 25 febbraio, dicendo che sono quelle in dotazione al personale medico.

Prima di concludere lo ribadiamo ancora una volta: come suggerisce anche il Ministero della Salute, «la mascherina non è necessaria per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie».

Il verdetto

Secondo Danilo Toninelli, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha annunciato di non essere stato contagiato dal nuovo coronavirus indossando una mascherina di garza «sbagliata», perché «le mascherine [di quel tipo n.d.r.] servono agli infetti».

L’ex ministro delle Infrastrutture, che cita il parere dei Walter Ricciardi (ex presidente dell’Iss e oggi consigliere del governo per le relazioni con l’Oms), ha ragione, in base a quanto raccomandato ad oggi anche dall’Oms e dal Ministero della Salute.

L’uso delle mascherine di garza (chirurgiche o igieniche, che dir si voglia) non è necessario per la popolazione in generale e non è garanzia di protezione, ma serve a ridurre il rischio di contagio se indossata da chi è infetto.

In conclusione, “Vero” per Toninelli.