Ospite di Porta a Porta, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha argomentato la sua contrarietà alla riforma costituzionale. Tra i motivi del suo “No” c’è il fatto che, a suo dire, la nuova Costituzione non porterebbe alcun risparmio di tempo nell’approvazione delle leggi. Già oggi, ha aggiunto, per approvare una legge nel settore economico non ci vogliono in media più di cinquanta giorni. Vediamo se i numeri confermano.



Le leggi di bilancio



Prima di cominciare, facciamo una precisazione sui “tempi di approvazione”. Il procedimento legislativo inizia quando un disegno di legge (DDL) viene presentato ad una Camera, ma non necessariamente la lettura inizia subito: prima dell’esame possono passare settimane o mesi. Il sito del Senato considera, per le sue statistiche, i tempi di approvazione solo a partire dal “primo esame della prima lettura del DDL”, mentre nel seguito di questa analisi consideriamo come data di partenza la data di presentazione, se non specificato diversamente. Nessuna misura è più “giusta” dell’altra, dato che misurano due cose leggermente diverse: da un lato il tempo effettivo di lavoro sul testo da parte del Parlamento, dall’altro il tempo totale.



La prima cosa da definire è quali siano le “leggi in campo economico” di cui parla Salvini. Le Statistiche sull’attività legislativa presenti sul sito istituzionale del Senato distinguono le leggi approvate nel corso dell’attuale legislatura – cominciata il 15 marzo 2013 – secondo diversi criteri, tra cui anche la natura del provvedimento.



Vediamo quante, tra le 253 leggi promulgate dall’inizio della legislatura, possiamo ragionevolmente considerare di natura economica (abbiamo elencato tutte le leggi di cui ci occuperemo, con i loro tempi di approvazione, in questo documento).



Per prima cosa, cominciamo con le leggi economiche per eccellenza, quelle che riguardano il bilancio dello Stato. Sono normalmente quattro per anno, e ne sono state approvate 14 dall’inizio della legislatura. Il tempo medio di approvazione di tali leggi – a partire dalla data di presentazione – è di 72,1 giorni e nessuna è stata approvata in meno di 58 giorni. Per la diversità nella data di partenza che abbiamo illustrato prima, il sito del Senato indica invece il tempo di approvazione per le leggi di bilancio in 54 giorni.



Aggiungiamo a queste le leggi classificate dal Senato come “collegate alla legge finanziaria”: sette dall’inizio della legislatura. Per queste, il tempo medio di approvazione è molto più alto, arrivando a 339,8 giorni e non scendendo mai sotto i 54 giorni. Questo numero è sostanzialmente confermato da quanto indicato sul sito del Senato, che parla di una media di 378 giorni per le leggi collegate alla finanziaria e di iniziativa governativa.



Tutto qui?



A questo punto siamo privi di ulteriori categorie utili a definire quali leggi riguardino il “campo economico”, anche se presumibilmente molte altre lo fanno. Abbiamo quindi esaminato la lista di tutte le leggi promulgate dall’inizio della XVII legislatura e, sulla base della titolazione dei provvedimenti, abbiamo identificato altre 36 leggi che fanno al caso nostro: abbiamo escluso, ad esempio, la legge elettorale o le “disposizioni in materia di agricoltura sociale”, di qualunque cosa si tratti, ma incluso la delega fiscale o il “decreto emergenze”, che si occupava anche di ricostruzione post-terremoto dell’Emilia del 2012.



Abbiamo escluso anche le leggi che ogni anno rifinanziano le missioni militari italiane all’estero, visto che hanno a che fare in primo luogo con la politica estera, e per lo stesso motivo anche i numerosi trattati e accordi stipulati dall’Italia con i paesi esteri e ratificati dal Parlamento, anche se alcuni di essi hanno qualche tipo di risvolto economico.



Non è un sistema perfetto, ma in assenza di classificazioni ufficiali è comunque una prima approssimazione.



I risultati



In media, le 36 leggi della nostra selezione sono state approvate in 92 giorni. In questo gruppo ci sono alcune leggi, per un totale di sette, che sono state approvate in meno di cinquanta giorni.



All’interno di questo gruppo ci sono due tipi di leggi molto diversi: da un lato la conversione di decreti-legge governativi, e dall’altro i disegni di legge, di iniziativa governativa o parlamentare, che non sono stati presentati come decreto. La stragrande maggioranza delle 36 leggi – ben 28 – fa parte del primo tipo.



La differenza è sostanziale: infatti, secondo la Costituzione (art. 77), i decreti-legge sono strumenti con cui il governo esercita la potestà legislativa “in casi straordinari di necessità e di urgenza”, e decadono se non sono convertiti dal Parlamento entro sessanta giorni. Nei casi che ci interessano, il tempo medio di conversione è stato di 52,8 giorni. Il secondo gruppo – quello delle leggi che seguono l’iter “regolare”, siano esse di iniziativa parlamentare o di governo – ha quindi tempi di approvazione molto più alti, in media di 212 giorni. Riassumiamo i risultati nel grafico successivo.



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Visto che la nostra selezione non ha alcuna pretesa di scientificità, la media totale per tutte le leggi di bilancio, collegate alla finanziaria e che abbiamo considerato “economiche” è solo indicativa. Si attesta sui 117,6 giorni.



Il verdetto



Matteo Salvini ha detto che le leggi in campo economico vengono approvate in media in meno di 50 giorni. Non è il caso né delle leggi di bilancio, che sono approvate in una settantina di giorni, né di quelle collegate alla legge finanziaria, né del gruppo delle leggi che si potrebbero considerare “economiche” a giudicare dal titolo. L’unico sottogruppo che si avvicina al numero citato da Salvini (con un tempo di approvazione medio di 52,8 giorni) è quello dei decreti-legge di natura economica convertiti dal Parlamento, ma in questo caso va considerato che la Costituzione fissa in sessanta giorni il tempo massimo per la conversione. “Pinocchio andante” per il leader della Lega Nord.