I toni di Renzi si possono definire trionfalistici, come abbiamo avuto modo di riscontrare in una precedente analisi, ma è vero che gli altri Paesi europei crescono “almeno del 2%”, come dice Berlusconi a Palermo?



I dati 2015



Delle 24 economie Ue per cui Eurostat ha pubblicato i dati relativi alla crescita del Pil nel 2015, ben 11 sono cresciuti più del 2%. In riferimento a quelli di cui invece non abbiamo ancora aggiornamenti su Eurostat, usiamo le previsioni della Commissione Europea pubblicate a febbraio. Stando a tali dati previsionali, Irlanda, Lussemburgo e Repubblica Ceca sono cresciute a ritmi elevati (quasi 7% la prima, oltre 4% le seconde) mentre la Finlandia è rimasta ferma con una variazione del Pil pari allo 0,0%.



L’Italia è quindi cresciuta meno di ogni altro Paese, con l’eccezione della Finlandia e la Grecia, la cui economia si è contratta dello 0,2%. Detto ciò, la media europea era dell’1,9% e metà dei Paesi hanno registrato una crescita pari a meno del tasso indicato da Berlusconi (tra questi anche la Germania e la Francia).



graphIl verdetto



Nonostante circa la metà dei Paesi dell’Ue (di cui sono disponibili i dati) siano cresciuti più del 2% nel 2015, un’altra metà è cresciuta meno di quanto non indichi l’ex Cavaliere. “Nì”.