In un’intervista a Repubblica il titolare della Farnesina parla di quella che sembra essere la più grande crisi migratoria in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale e accenna a come i singoli Stati stanno fronteggiando il problema. In particolare in questa analisi verifichiamo se il dato degli immigrati sbarcati in Grecia citato da Gentiloni è corretto.



Destinazione Grecia



Dall’inizio di quest’anno fino al 16 settembre 2015 – quindi due giorni dopo la dichiarazione del ministro – la Grecia ha visto l’arrivo di circa 318.489 persone, stando ai dati dell’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr). Il 70% di questi era di origine siriana, il 19% afgana, il 4% irachena, il 3% pachistana e l’1% somala. Il restante 3% viene da altri Paesi. Ad agosto si è registrato un numero impressionante di sbarchi se confrontato con il dato del 2014: circa 107.843 persone a fronte delle 6.742 giunte l’anno scorso. Un simile sbilanciamento si è avuto anche nelle due prime settimane di settembre: 84.132 immigrati contro i 7.454 dello stesso periodo del 2014.



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Oltre all’enorme afflusso via mare, in Grecia sono arrivati via terra quelli che Gentiloni definisce “fuggiaschi”, seppur in numeri decisamente più limitati. L’Unhcr informa che dal primo gennaio 2015 al 14 agosto, sono 1.716 i rifugiati e i migranti che hanno attraversato la frontiera con la Turchia per arrivare in Grecia nord orientale via terra. Come ha spiegato un portavoce della stessa agenzia Onu a Euronews qualche tempo fa, il numero di persone che sceglie di attraversare il confine terrestre tra Grecia e Turchia è diminuito attraverso gli anni in seguito ad un rafforzamento dei controlli di frontiera tra i due Paesi.



Infine è Frontex a pubblicare i dati sugli attraversamenti illegali del confine greco-albanese, che da gennaio a luglio 2015 hanno interessato 5.150 persone.





Il verdetto



Gentiloni ricorda che la crisi migratoria è un problema europeo che investe ormai più Paesi. Nel caso greco, anche sommando gli arrivi via mare a quelli via terra tramite Albania e Turchia, il numero di arrivi registrato è attorno ai 330 mila al momento in cui è stata rilasciata la dichiarazione. Considerando però che i dati sugli arrivi via terra non sono aggiornatissimi e che quando questo articolo è stato pubblicato (poco più di una settimana dopo le dichiarazioni di Gentiloni) il numero dei soli arrivi via mare ha superato la cifra di 347 mila, l’approssimazione di Gentiloni è generosa ma non così fuori luogo. “C’eri quasi”.