In un’intervista al Messaggero, il ministro degli Affari Esteri prova a razionalizzare la paura legata ai recenti attacchi terroristici, gli ultimi in Francia e Tunisia. In risposta ad una domanda sulla possibilità di infiltrazione di terroristi sulle barche dei migranti che continuano ad arrivare in Italia, Gentiloni risponde che le cifre di quest’anno sono alte, ma non quanto l’anno scorso.
Quante persone sono arrivate sulle coste italiane?
Il confronto con l’anno scorso è stato fatto a inizio giugno anche da Matteo Renzi. Ma mentre il Premier diceva che i numeri “sono leggermente più alti dell’anno scorso”, Gentiloni afferma che il numero non è superiore al 2014. I dati del Ministero dell’Interno (disponibili grazie alla Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità – Ismu) erano i più aggiornati in quel momento e indicavano che il numero di arrivi tra gennaio ed aprile 2015 era di 26.223 migranti. Paragonando la cifra a quella dello stesso periodo dell’anno precedente, ovvero 25.646, scopriamo che la differenza, seppur minima, indica un aumento.
L’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (Iom) ha pubblicato dati più aggiornati il 9 giugno (ben prima quindi dell’intervista di Gentiloni del 28 giugno). Secondo lo Iom, da gennaio a maggio 2015 sono sbarcate 47.449 persone in Italia – oltre 6 mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando il numero di individui arrivati sulle nostre coste era 41.243.
Precisiamo poi che, pochi giorni dopo la dichiarazione di Gentiloni, sia l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), sia l’Iom hanno aggiornato i dati disponibili. Il totale di persone sbarcate in Italia tra gennaio e giugno 2015 secondo lo Iom era 66.500, ancora superiore al totale degli arrivi durante lo stesso periodo nel 2014 (63.884).
Il Verdetto
Il 2014 è stato un anno record per gli sbarchi sulle coste italiane, e non possiamo prevedere come andrà il 2015. Ad oggi è però sbagliato dire che il numero degli è arrivi è “non superiore a quello del 2014“. Sia che si guardi al periodo gennaio-maggio che all’intero primo semestre (i cui dati sono stati pubblicati qualche giorno dopo l’intervista di Gentiloni, però), il 2015 ha visto più sbarchi del 2014. Il ministro degli Esteri si salva dall’ignominia della Panzana pazzesca perché ammette che il numero degli arrivi “è molto alto” e perché l’aumento è relativamente piccolo. Ma il “Pinocchio andante” non glielo leva nessuno.