In occasione della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri e degli Interni dell’Ue a seguito di quella che potrebbe diventare la peggiore strage di migranti mai registrata nel Mediterraneo, Angelino Alfano sostiene che tutti i migranti vengono accolti da appena 5-6 Paesi europei.



Migranti regolari



La frase del ministro è decisamente vaga: “migranti” potrebbe voler dire tutti coloro che sono nati altrove o che risiedono in un Paese di cui non hanno la nazionalità. Analizzando i dati Eurostat, notiamo che, dei 33,8 milioni di cittadini stranieri residenti nell’Ue (inclusi i cittadini Ue), 27 milioni (l’80% del totale) risiedono in appena sei Paesi: Germania, Spagna, Regno Unito, Italia, Francia e Belgio. Questi stessi sei Paesi rappresentano circa il 65% della popolazione complessiva dell’Unione, quindi la quota di stranieri è effettivamente sproporzionata, anche se non così tanto.






Migranti irregolari



Considerando che la dichiarazione è stata rilasciata a margine d una riunione sui migranti irregolari, riteniamo che Alfano si riferisca a loro. Nella fattispecie, però,diventa comprensibilmente complicato verificarei numeri (che sono per ovvie ragioni meno affidabili, dal momento che una persona presente irregolarmente sul territorio nazionale non viene raggiunto dai censimenti ufficiali). Ciononostante, alcune stime riferibili al 2008 sono disponibili grazie al database “Clandestino”, un progetto di ricerca finanziato con i fondi europei.



Secondo il rapporto conclusivo del progetto, negli allora 27 Paesi membri dell’Ue gli stranieri residenti irregolarmente erano tra gli 1,9 ed i 3,8 milioni. I sei Paesi con le più ampie popolazioni di irregolari, secondo il database, erano il Regno Unito, l’Italia, la Germania, la Francia, la Spagna e la Polonia (si vedi mappa in alto tratta dal rapporto finale di Clandestino). Se scegliamo la stima massima per questi sei Paesi, la popolazione residente in maniera irregolare era cumulativamente pari a 2,8 milioni di persone, ovvero il 74% del totale della popolazione UE27. Questi sei Paesi rappresentavano al contempo il 70,4% della popolazione regolare dell’UE27, quindi in questo caso non sembra esserci una particolare mancanza di proporzionalità. Peraltro, in Paesi come la Grecia e il Belgio, gli stranieri irregolari rappresentavano una quota più ampia della popolazione totale rispetto a tutti gli altri Paesi della “top 6”, fatta eccezione per il Regno Unito.



[E’ il caso di segnalare che queste stime sono definite dagli stessi autori di “qualità media” se non addirittura di “scarsa qualità”, e che la qualità dei dati è diversa tra Paesi. Malgrado ciò, questo studio è uno dei più completi e rigorosi sul fenomeno dei migranti irregolari nell’Ue].



Migranti – o rifugiati?



Come abbiamo fatto notare su FactCheckEU, è vero che circa la metà di tutti i rifugiati sul suolo europeo finiscono in appena tre Paesi. Se espandiamo lo scenario ai 6 Paesi con le più numerose popolazioni di rifugiati, possiamo vedere che questi ospitano l’83% di tutti i rifugiati sul suolo comunitario e rappresentano circa il 60% della popolazione complessiva.



Il verdetto



Alfano è impreciso e anche un po’ fuorviante. In primo luogo, utilizza il termine “migranti” quando probabilmente intendeva migranti irregolari o rifugiati. Inoltre, i dati più completi e comparabili – per quanto un po’ datati – indicano che i sei Paesi con la più grande popolazione di migranti irregolari nell’Unione Europea a 27 ospitavano il 75% di tutti gli irregolari dell’Ue. Per quanto questa sia una quota significativa, non è particolarmente sproporzionata rispetto alla quota della popolazione Ue residente in maniera regolare (70%). Il ministro Alfano avrebbe avuto più ragione se avesse parlato di rifugiati, ma anche in questo caso la sua sarebbe stata un’esagerazione visto che i 22 Paesi con il minor numero di rifugiati nell’Ue ospitano comunque quasi un quinto del totale. Troppa approssimazione in una dichiarazione che non va oltre il “Nì”.