Con l’inaugurazione dell’Expo di Milano agli sgoccioli, Renzi, ospite alla School of Government dell’ università romana Luiss, segue le orme del ministro dell’Economia Padoan per portare l’attenzione su una delle grandi sfide globali, nonché tema centrale dell’esposizione universale: la nutrizione.



805 milioni di persone che non finiscono in prima pagina



Secondo il rapporto più recente sulla fame nel mondo condotto dalla Fao – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – ci sono attualmente 805 milioni di persone che soffrono di fame cronica nel mondo. Una gran parte di queste vive nei Paesi in via di sviluppo, dove tuttavia si è registrato un miglioramento negli ultimi anni: se nel periodo 2012-2014 791 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo soffrivano di fame cronica, il numero è sceso di 203 milioni rispetto al periodo 1990-92. Per quanto riguarda il tasso di mortalità legato alla denutrizione, non esistono numeri precisi a livello globale, se non delle stime riguardanti i bambini al di sotto dei 5 anni: secondo l’Unicef, sono circa 3 milioni i bambini che muoiono ogni anno perché denutriti.



Nonostante i numeri drammatici, Renzi gonfia il numero di persone che soffrono – e non necessariamente muoiono – di denutrizione (numero che fortunatamente continua a diminuire – dal 18.7% all’11,3% tra il periodo 1990-1992 e 2012-2014).



1,9 milioni di persone sovrappeso



Vediamo ora se Renzi è più accurato nel riportare le statistiche su chi, come dice il Premier, conduce “uno stile di vita sbagliato”. Secondo le ultime statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2014 più di 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso, e 600 milioni di questi soffrivano di obesità. Sarebbero invece circa 2,8 milioni le persone che ogni anno muoiono a causa del sovrappeso. Ricordiamo infatti che il sovrappeso e l’obesità sono più frequentemente causa di morte rispetto al sottopeso; la maggior parte della popolazione mondiale vive infatti in Paesi dove il sovrappeso e l’obesità uccide più del sottopeso, anche in seguito alle malattie cardiovascolari (principali cause di morte nel 2012) causate dall’obesità.



Nel 2013, 42 milioni di bambini sotto i cinque anni erano obesi o in sovrappeso e sempre l’Oms spiega che se una volta l’obesità e il sovrappeso venivano considerati problemi dei Paesi ad alto reddito, il fenomeno sta ora crescendo nei Paesi a basso e medio reddito, particolarmente nei contesti urbani.



Il Verdetto



Nel primo caso Renzi arrotonda per eccesso il numero di persone che soffrono – non che muoiono – per denutrizione, nel secondo caso sottostima il numero di coloro che, per uno “stile di vita sbagliato”, come lo definisce, è in sovrappeso o obeso. Per quanto riguarda il tasso di mortalità legata all’obesità, invece, i numeri sono ben inferiori alla stima che propone il Presidente del Consiglio. Insomma, è meglio che prima dell’inaugurazione dell’Expo Renzi riveda i suoi numeri: “Pinocchio andante”.