Chi ha ragione tra Zingaretti e Meloni sui morti in Brasile e Ungheria

Ansa
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Il 29 agosto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, sulla sua pagina Facebook, ha criticato duramente il segretario del Pd Nicola Zingaretti per alcune sue affermazioni, riportate dai mezzi di informazione, circa i decessi che ci sarebbero stati in Italia se al governo ci fossero stati la leader di Fdi e Matteo Salvini.

Vediamo di ricostruire la polemica e di fare un po’ di chiarezza.

Lo scontro Meloni-Zingaretti

Nel suo post su Facebook Meloni ha preso di mira in particolare la «schifosa affermazione che se in Italia avesse governato la destra avremmo dovuto fare le “fosse comuni”, come i nostri “amici Bolsonaro e Orban”», cioè rispettivamente il presidente del Brasile e il primo ministro dell’Ungheria.

«Ma è proprio vero che nel mondo ci sono stati più morti dove governa la destra rispetto a dove governa la sinistra?», ha scritto ancora Meloni, secondo cui «basta fare due conti» per verificare che questa è una «menzogna». Infatti, dati alla mano, l’Italia avrebbe una percentuale di morti da coronavirus rispetto alla popolazione superiore a quella di Brasile e Ungheria.

Abbiamo verificato e, come vedremo meglio più avanti, i numeri che riporta Meloni sono corretti: in Italia la percentuale di morti sulla popolazione è superiore a quella di Ungheria e Brasile. Tuttavia l’affermazione di partenza di Zingaretti è un po’ più sfumata di quanto non lasci intendere la leader di FdI.

Secondo quanto riporta la Stampa il 28 agosto – ripresa nella grafica che accompagna il suo post anche da Meloni – Zingaretti, durante la Festa dell’Unità a Bologna, ha dichiarato: «Avessimo avuto al governo Salvini e Meloni, che ogni giorno attaccano l’Europa e che sul virus hanno gli atteggiamenti negazionisti dei loro amici Bolsonaro e Orbán, dove saremmo oggi? Con le fosse comuni sulle spiagge?».

Non siamo di fronte insomma a un’affermazione netta, secondo cui in Ungheria e Brasile ci sono stati più morti che in Italia (o, addirittura, secondo cui dove governa la destra ci sono più morti che dove governa la sinistra), ma a una domanda retorica. Criticabile – in particolare non sembra reggere il paragone tra Salvini e Meloni da un lato, e Bolsonaro dall’altro, circa l’atteggiamento verso il coronavirus – ma anche passibile di diverse interpretazioni. Il nostro Paese è infatti stato il primo Paese occidentale ad essere colpito violentemente dall’epidemia di coronavirus e ha quindi avuto molto meno tempo dell’Ungheria e soprattutto del Brasile per prepararsi (vedi Grafico 1).
Grafico 1: l’andamento dei casi settimanali di Covid-19, per milione di abitanti, in Italie e Brasile da metà febbraio a fine maggio. Fonte: Our World in Data
Grafico 1: l’andamento dei casi settimanali di Covid-19, per milione di abitanti, in Italie e Brasile da metà febbraio a fine maggio. Fonte: Our World in Data
Si può speculare, come sembrerebbe fare Zingaretti, sul fatto che un atteggiamento indubbiamente “negazionista” come quello di Bolsonaro avrebbe prodotto in Italia un numero di decessi da Covid-19 più elevato di quello verificatosi finora in concreto, ma si tratta solo di ipotesi non verificabili. A Viktor Orbán non sembra invece che si possa imputare un atteggiamento “negazionista” paragonabile a quello del presidente brasiliano, o anche di quello americano Donald Trump. Al massimo ha avuto un iniziale tentennamento, in particolare sulla chiusura delle scuole, ma ha poi affrontato la situazione, chiedendo e ottenendo anzi poteri straordinari per gestirla.

Anche per quanto riguarda le «fosse comuni» citate da Zingaretti, il riferimento all’Ungheria sarebbe del tutto fuori luogo. Nel Paese magiaro non risulta siano state scavate sepolture comuni per i morti con Covid-19, che del resto al 28 agosto erano – come correttamente riportato da Meloni – “solo” 614 (cioè lo 0,006 per cento della popolazione).

In Brasile invece, secondo quanto riporta ad esempio RaiNews, per far fronte al numero crescente di decessi con Covid-19 già ad aprile erano state scavate fosse comuni, ad esempio a San Paolo o a Manaus.

Zingaretti però cita esplicitamente le fosse comuni «sulle spiagge». Qui il riferimento di Zingaretti potrebbe essere a immagini circolate sui social nelle scorse settimane, che però non ritraevano fosse comuni nella sabbia. Le foto di croci sulla spiaggia di Copacabana sono state infatti presentate come foto di sepolture, ma il nostro progetto di debunking Facta aveva verificato essere relative non a una fossa comune ma a una protesta contro la «cattiva gestione» della pandemia in Brasile.

Ma veniamo ai dati citati da Meloni.

I decessi in Italia, Ungheria e Brasile

Come già detto, in Ungheria i decessi con Covid-19 erano al 28 agosto 614, lo 0,006 per cento della popolazione.

In Italia, di nuovo come ha correttamente scritto Meloni, i decessi legati al nuovo coronavirus al 28 agosto erano 35.458, cioè lo 0,059 (arrotondando lo 0,0587) della popolazione.

In Brasile, infine, i morti da Covid-19 al 28 agosto erano 117.665, cioè lo 0,056 (arrotondando lo 0,0557) della popolazione.

Le cifre sui morti da Covid-19, come abbiamo verificato anche in passato, sono da prendere con un margine di dubbio (maggiore o minore, a seconda dei Paesi), in quanto è possibile che non tutti i decessi siano stati attribuiti ufficialmente al nuovo coronavirus. Ma, al netto di questo, i dati citati dalla presidente di Fratelli d’Italia sono corretti, come corretta è l’affermazione secondo cui al 28 agosto in Brasile e in Ungheria ci sono stati meno morti che in Italia rispetto alla popolazione.

Sul confronto col Brasile bisogna però aggiungere una considerazione. Mentre in Italia la prima ondata dell’epidemia, soprattutto per quanto riguarda il numero di decessi, è alle spalle e l’aumento dei casi delle ultime settimane per ora non sta producendo una nuova ondata di morti, in Brasile la situazione è ancora drammatica.

Basti pensare che nei tre giorni successivi alla dichiarazione di Meloni (29, 30 e 31 agosto) sono morte con Covid-19 quasi 2.800 persone (portando la percentuale sulla popolazione dallo 0,056 allo 0,057). In Italia i decessi legati al nuovo coronavirus sono stati – il 28, 29 e 30 agosto: ancora non ci sono i dati relativi al 31 – in totale quindici. Anche rapportando alla popolazione (quella brasiliana è circa 3,5 quella italiana) i decessi (quelli in Brasile sono 186 volte quelli in Italia), la sproporzione è evidente.
Grafico 2: l’andamento del numero totale dei decessi legati al nuovo coronavirus, per milione di abitanti, in Italia e in Brasile, al 31 agosto. Fonte: Our World in Data
Grafico 2: l’andamento del numero totale dei decessi legati al nuovo coronavirus, per milione di abitanti, in Italia e in Brasile, al 31 agosto. Fonte: Our World in Data
Come si vede nel grafico sopra riportato, la curva del totale dei decessi legati al Covid-19 in Italia si è appiattita a partire da maggio, mentre la curva Brasile continua a crescere e – salvo un’improvvisa inversione di rotta nei dati giornalieri – sembra destinata a superare quella dell’Italia.

In conclusione

Giorgia Meloni ha duramente criticato il segretario del Pd Nicola Zingaretti per aver sostenuto che se in Italia avesse governato la destra avremmo dovuto scavare fosse comuni per i defunti da Covid-19. La leader di Fdi ha quindi affermato che non è vero che dove governa la destra ci siano più morti che dove governa la sinistra, e ha riportato i numeri sui decessi in Italia, Ungheria e Brasile.

Entrambi i leader fanno alcune forzature per sostenere il proprio argomento. Zingaretti esagera nel paragonare le posizioni sul Covid-19 di Meloni e Salvini e quelle di Bolsonaro, e – nella parte relativa alle fosse comuni «sulle spiagge» – le sue parole sono forse legate a una bufala circolata nelle scorse settimane anche in Italia. L’Ungheria peraltro ha mantenuto una politica di gestione dell’epidemia del tutto diversa da quella del Brasile e non particolarmente “negazionista”, nei fatti.

Da parte sua, i dati riportati da Giorgia Meloni sui decessi legati al Covid-19, in valore assoluto e in rapporto alla popolazione, in Italia, Ungheria e Brasile, sono corretti. Ma la situazione in Brasile è tutt’altro che sotto controllo e i numeri sono in costante peggioramento rispetto all’Italia, per cui è sbagliato rivendicare particolari “successi” per Bolsonaro.

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