Fin dall’inizio della pandemia di Sars-CoV-2 le autorità nazionali dei diversi Paesi europei hanno diffuso aggiornamenti quotidiani riguardo al numero di contagi e vittime causate dal nuovo coronavirus. In Italia è diventato però ben presto chiaro che quei numeri sottostimavano il reale impatto della pandemia, a causa del numero di esami insufficienti e della circolazione del virus non rilevata. La relativa certezza è arrivata quando l’Inps ha pubblicato, il 20 maggio, un’analisi sulla mortalità effettiva in Italia nel periodo gennaio-aprile 2020, rilevando una differenza notevole tra i numeri ufficiali della pandemia e le morti in eccesso rispetto alla media degli anni precedenti.
Da un’analisi di Pagella Politica emerge che alcuni Paesi europei hanno un simile scostamento tra numeri ufficiali ed eccesso di mortalità, mentre altri sono stati molto più bravi nel tener traccia dei decessi. I dati mostrano che, in un periodo di circa due mesi compreso tra il 1° marzo e il 10 maggio 2020, in Italia, Spagna, Regno Unito e Olanda le vittime del nuovo coronavirus sono state con ogni probabilità decisamente superiori rispetto al numero di morti effettivamente registrate. In Francia, Germania e Svezia, invece, l’aumento dei decessi ha perlopiù rispecchiato il numero di vittime attribuite al virus.
La nostra analisi è basata sui dati relativi all’eccesso di mortalità: un parametro fondamentale per stimare il numero reale di vittime attribuibili a una pandemia, al di là di quello che riportano le statistiche ufficiali. Chiariamo quindi a cosa ci stiamo riferendo esattamente, prima di proseguire con la presentazione delle situazioni nazionali.
Da un’analisi di Pagella Politica emerge che alcuni Paesi europei hanno un simile scostamento tra numeri ufficiali ed eccesso di mortalità, mentre altri sono stati molto più bravi nel tener traccia dei decessi. I dati mostrano che, in un periodo di circa due mesi compreso tra il 1° marzo e il 10 maggio 2020, in Italia, Spagna, Regno Unito e Olanda le vittime del nuovo coronavirus sono state con ogni probabilità decisamente superiori rispetto al numero di morti effettivamente registrate. In Francia, Germania e Svezia, invece, l’aumento dei decessi ha perlopiù rispecchiato il numero di vittime attribuite al virus.
La nostra analisi è basata sui dati relativi all’eccesso di mortalità: un parametro fondamentale per stimare il numero reale di vittime attribuibili a una pandemia, al di là di quello che riportano le statistiche ufficiali. Chiariamo quindi a cosa ci stiamo riferendo esattamente, prima di proseguire con la presentazione delle situazioni nazionali.