I numeri dietro la sconfitta del centrodestra

Pagella Politica
Tra il 17 e il 18 ottobre sette capoluoghi di provincia e tre capoluoghi di regione sono andati al ballottaggio per la scelta del nuovo sindaco.

Considerando anche le dieci città in cui sindaci sono già stati decisi al primo turno, in queste elezioni comunali il centrosinistra ha vinto in 15 capoluoghi (sei con l’alleanza Partito democratico-Movimento 5 stelle), il centrodestra in quattro, mentre a Benevento ha vinto un candidato indipendente (Grafico 1). Vediamo tutti i risultati nel dettaglio.
Grafico 1. Come sono cambiati i sindaci nei 20 capoluoghi al voto – Fonte: Elaborazioni di Pagella Politica

Il centrosinistra conquista sette città in più rispetto al 2016

Rispetto alle elezioni del 2016, il centrosinistra si è riconfermato in otto città: Milano, Rimini, Salerno, Latina, Caserta, Ravenna, Bologna e Varese. In queste ultime quattro città il Pd si è alleato con il M5s, così come a Napoli e Isernia, due tra i sette capoluoghi in più rispetto a cinque anni conquistati dal centrosinistra, con Roma, Torino, Savona, Cosenza e Carbonia.

Come abbiamo spiegato di recente, dopo queste amministrative il M5s non governerà da solo in nessuna città capoluogo. Nel 2016 il movimento aveva conquistato tre città, Roma, Torino e Carbonia, oggi finiti al centrosinistra, con il M5S all’opposizione.

Il centrodestra vince solo un quinto dei capoluoghi

Il quadro è meno positivo per il centrodestra, che in queste elezioni amministrative ha vinto in quattro dei 20 capoluoghi al voto, confermando i sindaci uscenti a Trieste, Pordenone, Grosseto e Novara. Rispetto a cinque anni fa, il centrodestra ha però perso tre città, Savona, Cosenza e Isernia, tutte andate al centrosinistra.

Nel primo caso, a Cosenza, il candidato del centrosinistra Francesco Caruso detto “Franz” ha vinto al ballottaggio contro l’omonimo Francesco Caruso, candidato del centrodestra. A Savona, invece, ha prevalso il candidato del centrosinistra Marco Russo su quello del centrodestra Angelo Schirru.

Anche a Isernia – dove nel 2016 aveva vinto una coalizione di liste civiche di centrodestra capeggiata da Fratelli d’Italia – ha prevalso il candidato del centrosinistra Pietro Castrataro su quello del centrodestra unito Gabriele Melogli.

In cinque città il centrodestra ha perso voti al ballottaggio

Tra primo e secondo turno, nelle città in cui il centrodestra è stato sconfitto, la coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha perso voti in cinque città.

A Torino il candidato del centrodestra Paolo Damilano al primo turno aveva ottenuto più di 124 mila voti, scesi a 116 mila circa dopo il ballottaggio. Stesso discorso vale per Latina, Cosenza, Isernia e Savona. Nel primo caso, il candidato del centrodestra Vincenzo Zaccheo ha perso circa 6 mila voti tra primo turno e ballottaggio. A Cosenza Francesco Caruso ne ha persi poco più di 2 mila, mentre a Isernia e a Savona i candidati del centrodestra ne hanno persi quasi un migliaio.

Al contrario, nelle uniche due città dove ha perso al ballottaggio, il centrosinistra ha guadagnato voti tra primo e secondo turno. A Benevento, nonostante sia stato sconfitto dall’indipendente Mastella, il candidato del centrosinistra Luigi Diego Perìfano ha preso 2 mila voti in più rispetto al primo turno. A Trieste lo sconfitto Francesco Russo ha invece guadagnato più di 10 mila preferenze tra primo e secondo turno.

In conclusione

Tra il 17 e il 18 ottobre, sette capoluoghi di provincia e tre capoluoghi di regione sono andati al ballottaggio per decidere il nuovo sindaco.

Considerando anche i 10 capoluoghi che hanno deciso il sindaco al primo turno, il centrosinistra ha vinto 15 dei 20 capoluoghi al voto in questa tornata di elezioni amministrative, conquistandone otto in più rispetto al 2016. Tra le città vinte dal centrosinistra, quattro sono state conquistate dall’alleanza tra Pd e M5s.

Il centrodestra ha vinto invece in quattro città e ne ha perse tre rispetto a cinque anni fa. In cinque capoluoghi, i candidati del centrodestra hanno perso consensi tra primo e secondo turno.

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