Valutare con precisione se il sistema a colori abbia funzionato (e stia funzionando) è un compito complesso perché non sappiamo che cosa sarebbe successo senza la sua introduzione. Alcuni studi hanno già provato a quantificare se le restrizioni adottate abbiano raggiunto lo scopo per cui sono state pensate.
Lo studio della Fbk
Il 24 febbraio 2021
è stata pubblicata una ricerca realizzata da alcuni ricercatori, tra cui alcuni della Fondazione Bruno Kessler (Fbk), un ente di ricerca di interesse pubblico di Trento, e dell’Iss. La ricerca non è ancora stata pubblicata su una rivista e quindi non è stata ancora sottoposta al controllo della comunità scientifica, ma ha l’obiettivo di valutare proprio l’efficacia del sistema a colori italiano.
Lo studio si concentra sul periodo che va dal 6 al 25 novembre 2020, quello della cosiddetta “seconda ondata”. Nella settimana tra il 30 ottobre e il 5 novembre l’indice Rt medio delle regioni che sono poi entrate in zona gialla era pari a 1,22, quello di quelle arancioni 1,35 e quello di quelle rosse 1,40. La ricerca stima che l’applicazione della zona gialla abbia portato a una riduzione dell’indice Rt del 18 per cento, quella arancione del 34 per cento e quella rossa del 45 per cento. L’indice Rt è sceso sotto alla soglia di 1 nella settimana tra il 19 e il 25 novembre nel 91 per cento delle province in zona rossa, nell’81 per cento di quelle in arancione e nel 50 per cento di quelle in giallo (nonostante quest’ultime partissero da valori già più bassi).
Il sistema ha contribuito anche a una riduzione delle ospedalizzazioni. La ricerca stima che l’introduzione del sistema a colori abbia ridotto del 37 per cento le ospedalizzazioni complessive. Nello specifico, c’è stata una riduzione in zona gialla del 17 per cento, in zona arancione del 38 per cento e in zona rossa del 41 per cento.
Se non si fosse adottato il sistema a colori, i ricercatori stimano che si sarebbe avuto un aumento delle ospedalizzazioni. Nelle zone arancioni, per esempio, in tre settimane si sarebbe avuto un raddoppio delle nuove ospedalizzazioni. L’adozione della zona gialla ha invece tenuto l’incidenza a un livello costante.
Nel complesso, i dati indicano che si sono evitate 26 mila nuove ospedalizzazioni, che si sarebbero aggiunte alle oltre 49 mila ospedalizzazioni
registrate in quei 21 giorni dall’Iss. I ricercatori scrivono che il sistema a colori ha avuto un «chiaro impatto» sulle attività umane e sulla trasmissione del coronavirus. Ma a differenza del lockdown dell’anno scorso, l’impatto sulle attività quotidiane è stato sensibilmente minore (Grafico 1).