Il 6 settembre, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha ribadito in almeno due occasioni che, a causa dell’attuale legge elettorale, alle elezioni del 25 settembre la coalizione di centrodestra può vincere il 70 per cento dei seggi in Parlamento prendendo meno della metà dei voti. «Con questa legge elettorale, il 43 per cento o il 44 per cento di voti dati al centrodestra possono dare un Parlamento in cui la rappresentanza della destra è del 70 per cento», ha dichiarato Letta, ospite a L’aria che tira su La7, ribadendo lo stesso concetto in un appello ai candidati della coalizione di centrosinistra.
L’obiettivo di Letta è quello di far leva sul cosiddetto “voto utile”, ossia convincere gli elettori a votare il Pd, e non gli altri schieramenti, per evitare un’ampia vittoria del centrodestra. «Un +4 per cento a noi, oggi, ci consentirebbe di tenere la destra sotto il 55 per cento, e quindi di riportare la partita nella contendibilità», ha dichiarato Letta, facendo affidamento, secondo fonti stampa, a uno «studio riservato».
Abbiamo verificato ed entrambi gli scenari, al momento, sembrano essere poco probabili.
L’obiettivo di Letta è quello di far leva sul cosiddetto “voto utile”, ossia convincere gli elettori a votare il Pd, e non gli altri schieramenti, per evitare un’ampia vittoria del centrodestra. «Un +4 per cento a noi, oggi, ci consentirebbe di tenere la destra sotto il 55 per cento, e quindi di riportare la partita nella contendibilità», ha dichiarato Letta, facendo affidamento, secondo fonti stampa, a uno «studio riservato».
Abbiamo verificato ed entrambi gli scenari, al momento, sembrano essere poco probabili.