Gli uomini di Vannacci stanno scalando la Lega

Tra candidati e fedelissimi in ruoli strategici, i team de “Il Mondo al Contrario” stanno guadagnando potere e influenza
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«Ho sempre pensato che in politica servano persone forti, e Roberto Vannacci per me lo è: è un trascinatore, sa parlare alla gente. Mi ricorda Silvio Berlusconi: sebbene siano due politici diversissimi per le idee, in Vannacci percepisco lo stesso carisma». A dirlo è Marco Pomarici, ex presidente del Consiglio comunale di Roma, un politico con una lunga esperienza alle spalle. Ha iniziato il suo percorso in Forza Italia a metà degli anni Novanta, per poi aderire al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano – un «errore di percorso», come lo ha definito lui stesso – e successivamente alla “Lega dei Popoli”, l’iniziativa che nel 2014 anticipò la nascita di “Noi con Salvini”, il movimento con cui Matteo Salvini cercò di estendere il consenso della Lega nel Sud Italia.

«Sono stato il primo consigliere comunale della Lega qui a Roma», ha dichiarato Pomarici a Pagella Politica, incontrandoci davanti a un caffè in piazza Cola di Rienzo, nel quartiere Prati, non lontano dal Vaticano. Oggi non ricopre più incarichi nelle istituzioni romane, ma è presidente del team “Roma Caput Mundi”, uno dei gruppi di tesserati de “Il Mondo al Contrario”, il movimento fondato dall’ex generale Vannacci, oggi vicesegretario e parlamentare europeo della Lega.

Nato nell’agosto 2023 come comitato culturale, “Il Mondo al Contrario” in pochi mesi si è trasformato in un movimento strutturato, con migliaia di iscritti e decine di gruppi locali sparsi per l’Italia. Il movimento, che porta lo stesso titolo del libro che ha reso noto Vannacci, non si limita più ad attività culturali. Secondo alcuni, uno degli obiettivi sarebbe addirittura quello di erodere i consensi della Lega dall’interno, attirando militanti delusi e mettendo in discussione la leadership di Salvini.

I fedelissimi di Vannacci hanno smentito questa interpretazione a Pagella Politica. Resta però il fatto che “Il Mondo al Contrario” agisce sempre più come una corrente interna alla Lega, sostenendo le posizioni politiche di Vannacci, promuovendo candidati nelle liste elettorali e inserendo persone di fiducia ai vertici del partito.

L’ascesa di Vannacci

«“Il Mondo al Contrario” è un movimento autonomo, indipendente, nato unicamente per sostenere le idee del generale e promuoverle. Poi, certo, ora che siamo nella Lega ovviamente sosteniamo il partito. Ripeto però che siamo indipendenti, ci rivolgiamo a tutti», ha spiegato Pomarici. «Nel nostro team qui a Roma abbiamo una cinquantina di tesserati. Una parte sono iscritti alla Lega, come me, altri invece non sono iscritti a nessun partito, mentre alcuni sono persino di centrosinistra», ha aggiunto il presidente del team “Roma Caput Mundi”, fondato a giugno di quest’anno. Lo statuto del movimento di Vannacci permette infatti agli iscritti di aderire ad altri partiti o movimenti politici.

“Il Mondo al Contrario” è nato insieme alla pubblicazione dell’omonimo libro, una sorta di manifesto in cui Vannacci affronta vari temi di attualità, presentando una visione politica molto vicina alla destra conservatrice. Alcuni passaggi del volume, giudicati offensivi e discriminatori, hanno scatenato polemiche, anche perché l’autore all’epoca guidava l’Istituto Geografico Militare di Firenze. Il dibattito acceso che ne è derivato ha contribuito al successo editoriale dell’opera, che nel 2023 si è piazzata al quinto posto nella classifica dei libri più venduti in Italia stilata dall’Associazione Italiana Editori (AIE).

Le controversie legate al libro e la successiva sospensione di Vannacci dall’esercito hanno accresciuto la sua visibilità, anche fuori dall’Italia. Ad aprile 2024 Salvini ha annunciato la sua candidatura alle elezioni europee in tutte e cinque le circoscrizioni, con il ruolo di capolista in due di esse. Pur non essendo ancora iscritto alla Lega, Vannacci ha raccolto oltre mezzo milione di preferenze ed è stato eletto al Parlamento europeo.

Nell’aprile 2025, durante il congresso federale della Lega a Firenze, Vannacci è entrato ufficialmente nel partito e, forte del risultato elettorale, un mese più tardi è stato nominato vicesegretario da Salvini. Una scelta che ha suscitato qualche malumore interno ed è stata letta come un modo per evitare che l’ex generale potesse dar vita a una propria formazione politica in competizione con la Lega. Un rischio che, secondo alcuni, non è stato del tutto scongiurato.
Il presidente del team Vannacci "Roma Caput Mundi" Marco Pomarici nel 2014, a un'iniziativa di Noi con Salvini – Fonte: ANSA
Il presidente del team Vannacci "Roma Caput Mundi" Marco Pomarici nel 2014, a un'iniziativa di Noi con Salvini – Fonte: ANSA

Una macchina organizzata

Secondo quanto hanno raccontato i vertici de “Il Mondo al Contrario” a Pagella Politica, il movimento conta oggi circa 5 mila iscritti in tutta Italia, organizzati in 160 gruppi locali, i cosiddetti “Team Vannacci”. Per aderire è necessario compilare un modulo online con i propri dati personali e accettare lo statuto e il regolamento dei gruppi locali. La quota annuale per i soci ordinari è di 20 euro, mentre per i giovani tra i 15 e i 18 anni l’iscrizione è gratuita. Tutti i soci maggiorenni possono fondare un team, a condizione che ci siano almeno dieci iscritti regolari.

Secondo le verifiche di Pagella Politica, i gruppi sono presenti in tutte le regioni tranne che in Molise. Le più rappresentate sono la Toscana, con 24 team, la Lombardia con 17, la Campania con 15 e il Veneto con 14.

«Ogni team adotta un’organizzazione orizzontale: non vogliamo riproporre la struttura con capi e sottocapi tipica dei partiti politici tradizionali», ha spiegato a Pagella Politica Angelo Lippi, presidente del nuovo team “San Giusto” di Trieste. Per elaborare posizioni politiche sui vari argomenti, i gruppi si suddividono in commissioni tematiche che spaziano dallo sport all’economia e che, come ha raccontato Lippi, «ricalcano gli assessorati del comune». 

Ogni team organizza poi iniziative legate al territorio, affrontando i problemi considerati più urgenti. A Trieste, per esempio, il gruppo di Lippi organizza corsi di autodifesa per le donne. «Finora noi abbiamo fatto solo riunioni tematiche tra di noi su vari temi, ma dopo le elezioni regionali di autunno abbiamo in programma di organizzare dei gazebo in tutta Italia con gli altri team di Vannacci per diffondere le nostre idee ed emergere di più a livello pubblico», ha detto Pomarici.

I nomi dei team sono vari e spesso richiamano l’antichità romana o figure storiche e politiche del passato. A Roma, oltre al team “Roma Caput Mundi”, c’è quello intitolato ad “Aristotele”, mentre a Nettuno è stato creato il team “Italo Balbo”, dedicato al ministro dell’Aeronautica durante il fascismo. A Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, è sorto invece un gruppo dedicato a Orlando Lorenzini, generale morto in Eritrea nel 1941 durante una delle campagne militari italiane in Africa.

Lo statuto del movimento indica come primo obiettivo dei team quello di «promuovere idee e valori che si ispirano al pensiero del generale Roberto Vannacci e a quanto contenuto nel suo libro Il mondo al contrario». Tra i principi fondanti sono elencati temi cari alla destra conservatrice, come la patria, la sicurezza, la difesa dei confini e dell’identità nazionale, insieme alla cosiddetta “famiglia naturale”, formata da un uomo e da una donna. Anche sulla politica estera le posizioni del movimento rispecchiano quelle del suo fondatore, con particolare enfasi sul concetto di sovranità nazionale.

Tra gli obiettivi dichiarati ci sono infatti il ritorno all’«indipendenza politica, economica e culturale della Nazione», la volontà di «contrastare l’immigrazione illegale», l’opposizione alle politiche della globalizzazione «che cancellano le frontiere» e le critiche verso le istituzioni sovranazionali, in particolare l’Unione europea, ritenute un ostacolo alla piena sovranità dell’Italia. A questo si aggiungono aperture nei confronti della Russia, non sempre condivise da tutta la Lega, ma comunque in linea con le posizioni del segretario Salvini.

Sul piano economico, le proposte del movimento risultano più vaghe. Nel manifesto politico si parla genericamente di «difendere il diritto al lavoro dignitoso, premiando il merito e sostenendo le imprese italiane», senza però spiegare in che modo raggiungere questi obiettivi. Anche dalle dichiarazioni di Vannacci non emergono indicazioni concrete, se non le critiche al Green Deal europeo, da lui definito «la più grande truffa economica dal dopoguerra a oggi», accusato di aver «provocato la delocalizzazione delle imprese».

Per promuovere le proprie idee, il movimento organizza convegni, conferenze, presentazioni di libri, corsi di formazione politica, petizioni e mobilitazioni. Intanto, in qualità di vicesegretario e parlamentare europeo della Lega, Vannacci porta avanti le sue posizioni dentro il partito, cercando di inserire persone a lui vicine in ruoli strategici, comprese le prossime elezioni regionali. Secondo alcune indiscrezioni, avrebbe valutato la candidatura alla presidenza di regioni come la Toscana e il Veneto. Alla fine in Toscana il centrodestra ha scelto come candidato il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, esponente di Fratelli d’Italia, mentre in Veneto il candidato non è ancora stato ufficializzato, ma il favorito resta Alberto Stefani, deputato e segretario regionale della Lega.

I candidati del generale

Anche senza una sua candidatura diretta a presidente di regione, Vannacci si è mosso per inserire uomini di fiducia nelle liste della Lega, in particolare in Toscana, dove si voterà il 12 e 23 ottobre. 

Qui è riuscito a far candidare al consiglio regionale Massimiliano Simoni, suo assistente parlamentare e portavoce de “Il Mondo al Contrario”, come capolista nel collegio di Lucca. Nel collegio di Arezzo corre invece il vicepresidente del movimento Cristiano Romani, mentre nel collegio di Firenze 1, considerato tra i più favorevoli alla Lega, è stato scelto come capolista il “vannacciano” Tommaso Villa, che ha preso il posto di Giovanni Galli, ex portiere della Fiorentina e della nazionale e figura storica del centrodestra toscano. Cinque anni fa Galli era stato eletto con la Lega ed era disponibile a ricandidarsi, ma la posizione è stata assegnata a Villa e Galli ha deciso di ritirarsi.

Secondo fonti vicine a Vannacci, i candidati da lui sostenuti nelle liste per il consiglio regionale toscano sarebbero 19, distribuiti nei 13 collegi della regione. In molti casi i suoi sostenitori occupano le prime posizioni delle liste, come nei collegi di Firenze 1, Lucca, Prato, Pistoia e Massa Carrara. In altri, come Firenze 3 e Siena, non compaiono nomi legati al vicesegretario della Lega, ma Vannacci avrebbe comunque dato il suo assenso alle scelte del partito.

Il suo attivismo riguarda anche il Veneto, dove si voterà il 23 e 24 novembre. Fonti interne alla Lega hanno confermato a Pagella Politica che Vannacci sta spingendo per la ricandidatura di Stefano Valdegamberi. Nel 2020 Valdegamberi era stato eletto con la lista personale di Luca Zaia e negli anni successivi si è distinto per posizioni controverse, dalla minimizzazione della violenza contro le donne al sostegno per il presidente russo Vladimir Putin.

L’intervento di Vannacci nella formazione delle liste ha però suscitato malumori nella Lega già a fine agosto, a partire da Susanna Ceccardi, europarlamentare ed ex candidata presidente in Toscana, che in alcuni messaggi al direttivo regionale aveva espresso contrarietà all’inserimento di persone vicine all’ex generale. Lo scontento si è presto allargato a livello nazionale, anche per ragioni non legate alle regionali. Il Fatto Quotidiano ha rivelato che a fine agosto Vannacci non aveva ancora pagato le quote mensili dovute dagli eletti della Lega al partito.

All’inizio di settembre le critiche si sono concentrate di nuovo sulla sua influenza interna. Durante un congresso dei Giovani Padani a Busto Arsizio, il presidente della Lombardia Attilio Fontana si è opposto al tentativo di “vannaccizzare” il partito. Pochi giorni dopo, l’8 settembre, il senatore ed ex ministro Gian Marco Centinaio ha ribadito in un’intervista a La Stampa il ruolo centrale di Salvini, invitando piuttosto Vannacci a «salvinizzarsi». Secondo Centinaio, infatti, l’ex generale starebbe cercando di mettere in discussione la leadership del segretario.

Un’accusa respinta da Vannacci, che ha dichiarato di non voler «rubare il posto di Salvini». Quest’ultimo, da parte sua, ha difeso il suo vicesegretario definendolo «un valore aggiunto» per la Lega. Centinaio ha continuato a criticare il peso esercitato da Vannacci sulle liste elettorali e ha espresso dubbi sui gruppi del suo movimento. A suo dire, «nel momento in cui i leader dei vari circoli di Vannacci dicono pubblicamente di essere in antitesi con la Lega, viene il dubbio che, dal punto di vista politico, quei “team” siano incompatibili con noi».

Secondo i rappresentanti dei team di Vannacci, invece, queste critiche sono fuorvianti. «Nella Lega ognuno è libero di fare le proprie considerazioni, ci sono varie “anime” e noi esprimiamo le posizioni di Vannacci. Non abbiamo interesse a conquistare il partito, ma se le idee del generale prendono piede al suo interno non può che farci piacere», ha replicato Pomarici.
L'europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi – Fonte: ANSA
L'europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi – Fonte: ANSA

Un partito nel partito

Negli ultimi mesi diversi esponenti dei “Team Vannacci” sono entrati nella Lega, e allo stesso tempo membri del partito di Salvini hanno aderito al movimento. Per questo motivo, secondo alcuni, “Il Mondo al Contrario” si starebbe strutturando come una sorta di partito parallelo.

«Ho visto nascere vari team di Vannacci nella mia zona, con persone tesserate nella Lega al loro interno. L’idea che mi sono fatto è che Vannacci stia preparando una sorta di partito nel partito», ha raccontato a Pagella Politica un deputato leghista che ha preferito restare anonimo. Secondo questa interpretazione, si starebbe formando «un movimento pronto a svuotare la Lega» dall’interno nel caso in cui il partito di Salvini dovesse perdere ulteriormente consenso nelle prossime elezioni. «A quel punto non mi stupirei se molti del nostro partito decidessero di buttarsi sul carro del generale», ha aggiunto lo stesso deputato.

Non tutti però condividono questa lettura. Un altro parlamentare della Lega, che ha preferito restare anonimo, ha spiegato: «Non credo che Vannacci voglia creare un partito a sé stante. Forse questo poteva valere inizialmente, quando non aveva ancora ruoli nella Lega». Per lui, «“Il Mondo al Contrario” mi sembra più una corrente interna, non il progetto di un partito parallelo». Una posizione ribadita anche da Angelo Lippi, presidente del team “San Giusto” di Trieste, che a Pagella Politica ha definito «illazioni» le ipotesi sulla nascita di un partito personale di Vannacci, pur lasciando aperta la possibilità che «nel futuro chi lo sa».

Altri esponenti locali e nazionali del movimento condividono questa interpretazione, pur preferendo non usare il termine “corrente” per definire “Il Mondo al Contrario”. «Non mi piace chiamarla “corrente”, piuttosto siamo un movimento che cerca di portare un contributo all’interno del partito», ha spiegato Cristiano Romani, vicepresidente nazionale del movimento. L’obiettivo – ha aggiunto – è comunque chiaro: acquisire progressivamente peso nella Lega: «Molti team leader del movimento si sono candidati alle prossime elezioni, sia comunali sia regionali, con la Lega. È normale che i risultati ottenuti da Vannacci alle europee possano portare a “vannaccizzare” il partito, cioè a dare maggiore peso ai suoi valori e alle sue idee».

Secondo Rossano Sasso, uno dei dirigenti di riferimento della Lega al Sud, i team di Vannacci non rappresentano al momento una minaccia concreta. «Ho partecipato ad alcuni eventi organizzati dai gruppi di Vannacci e mi sono sembrati più che altro dei gruppi di simpatizzanti, senza gerarchie interne», ha dichiarato Sasso a Pagella Politica. «Nella Lega non ci sono correnti, non c’è spazio per movimenti alternativi al nostro interno, quindi loro fanno un’attività a parte», ha aggiunto, pur riconoscendo che i team abbiano permesso alla Lega di intercettare cittadini che in passato non avevano mai avuto rapporti con il partito.

Al momento, quindi, “Il Mondo al Contrario” non dichiara di voler mettere in discussione la leadership di Salvini né di voler dar vita a una nuova formazione politica, ma punta a rafforzare all’interno della Lega le posizioni e le idee di Vannacci, anche attraverso l’inserimento di persone a lui vicine in ruoli strategici.

Il ponte religioso

Un esempio è quello di Adriano Crepaldi, pastore evangelico originario di Como e attuale responsabile del Dipartimento per la Promozione del Dialogo tra Movimenti e Associazioni Religiose della Lega.

In passato Crepaldi aveva ricoperto lo stesso incarico per Fratelli d’Italia, ma si era poi allontanato dal partito di Giorgia Meloni perché le sue iniziative non venivano valorizzate. Negli ultimi mesi si è avvicinato al generale Vannacci che, come ha raccontato lui stesso, lo ha messo in contatto con la Lega, permettendogli di ottenere l’incarico che ricopre oggi all’interno del partito. Parallelamente Crepaldi è presidente dell’Azione Cristiana Evangelica, un’associazione che dichiara di voler portare i «principi Cristiani nelle istituzioni italiane ed europee», secondo quanto riportato sul sito ufficiale. Gli evangelici sono una delle confessioni nate dalla riforma protestante e non riconoscono la Chiesa cattolica come unica depositaria della parola di Dio.
Adriano Crepaldi (il terzo da sinistra) insieme ad altri esponenti dell’Azione Cristiana Evangelica al raduno della Lega a Pontida il 6 ottobre 2024 – Fonte: sito ufficiale Azione Cristiana Evangelica
Adriano Crepaldi (il terzo da sinistra) insieme ad altri esponenti dell’Azione Cristiana Evangelica al raduno della Lega a Pontida il 6 ottobre 2024 – Fonte: sito ufficiale Azione Cristiana Evangelica
La sua figura, quindi, rappresenta un punto di raccordo politico significativo, sia come esponente della Lega sia come portavoce dei cristiani evangelici. «Come Azione Cristiana Evangelica siamo in contatto con circa seimila chiese evangeliche in tutta Italia. Quando è in programma una tornata elettorale, sia a livello locale sia nazionale, faccio da tramite con i partiti di riferimento, come per esempio oggi la Lega, per candidare persone della comunità evangelica», ha spiegato Crepaldi. «L’obiettivo è avere nelle istituzioni una quota dei nostri rappresentanti, in modo tale da rappresentare le nostre istanze».

In queste settimane Crepaldi si sta muovendo in vista delle elezioni regionali. Come ha raccontato a Pagella Politica, tra l’8 e l’11 ottobre sarà in Toscana per partecipare a eventi elettorali insieme a Vannacci e ad altre figure a lui vicine, tra cui l’ex generale di brigata Leopoldo De Filippi Tedeschi. Amico di lunga data di Vannacci, De Filippi Tedeschi era stato candidato con la Lega alle elezioni regionali del 2024 in Emilia-Romagna grazie al sostegno del generale, senza però risultare eletto.

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