Vediamo adesso, politico per politico, come si è modificata la comunicazione nel giro di 12 mesi.
La giravolta di Salvini
Nel 2020, per la “Giornata della memoria” e il “Giorno del ricordo” il leader della Lega
aveva pubblicato 42 post (13 su Facebook, 17 su Twitter e 9 su Instagram), di cui soltanto tre erano in ricordo delle vittime dello sterminio nazista.
Quest’anno la comunicazione social dell’ex ministro della Lega è drasticamente cambiata. In memoria delle vittime delle foibe Salvini
ha pubblicato due post su Facebook, uno su Twitter e uno su Instagram e la stessa ripartizione è spettata anche alle vittime dell’Olocausto. Dai 42 post del 2020 si è dunque passati a otto, con quelli dedicati alle foibe scesi da 39 a quattro: quasi dieci volte di meno.
Inoltre, pure i toni usati dal leader della Lega sono stati più pacati e meno aggressivi rispetto a quelli di un anno fa.
Meloni parla più di tutti delle foibe
Discorso diverso vale per Giorgia Meloni. Come nel 2020, anche quest’anno le foibe hanno occupato più spazio del ricordo dell’Olocausto sulle pagine social della leader di Fratelli d’Italia, seppure c’è stato un calo nel numero di post.
Per il “Giorno del ricordo” Meloni
ha pubblicato nove contenuti in totale: tre su Facebook, tre su Twitter e tre su Instagram. Per la “Giornata della memoria” i post sono stati soltanto due: uno su Facebook, uno su Twitter e nessuno su Instagram.
Un anno fa la leader di Fratelli d’Italia
aveva dedicato alle vittime delle foibe 16 post e tre a quelle dell’Olocausto.
Zingaretti dà più spazio alle foibe, ma solo su Instagram
Un po’ a sorpresa, anche il segretario del Partito democratico, come Meloni,
ha pubblicato tre post dedicati alle foibe su Instagram, mentre uno è stato dedicato su questo social il 27 gennaio per la “Giornata della memoria”. Su Facebook e Twitter, le due ricorrenze hanno ottenuto lo stesso numero di post: entrambe una per profilo ufficiale.
L’anno scorso Zingaretti
si era distinto per essere stato l’unico leader politico ad aver dato maggiore spazio alle vittime dell’Olocausto e della persecuzione nazi-fascista rispetto a quelle delle foibe. Tendenza dunque invertita quest’anno.
Di Maio e Berlusconi si “dimenticano” delle foibe
Nel 2020 l’ex capo politico del M5s e il leader di Forza Italia
erano stati i due leader ad aver pubblicato meno contenuti social per le due ricorrenze. Luigi Di Maio aveva pubblicato un solo post sia per la “Giornata della memoria” che per il “Giorno del ricordo”, mentre Silvio Berlusconi aveva mostrato attenzione soltanto per le vittime delle foibe (con un post su Facebook, su Twitter e su Instagram).
Quest’anno l’ex presidente del Consiglio
ha invertito la propria comunicazione, pubblicando tre contenuti (uno per social) per le vittime della “Giornata della memoria”, mentre nessuno per quelle della “Giornata del ricordo”. Stessa strategia comunicativa
è stata seguita anche da Di Maio, da pochi giorni riconfermato ministro degli Esteri nel nuovo governo Draghi.
Per Renzi un pareggio
Infine, veniamo a leader di Italia viva, che come Salvini ha dedicato sui propri profili ufficiali Facebook, Twitter e Instagram lo stesso spazio alla “Giornata della memoria” e al “Giorno del ricordo”. Nel 2021 Renzi ha dedicato sei post alle due ricorrenze: tre per data, suddivise tra i tre social.
L’anno scorso Renzi
aveva invece privilegiato il ricordo delle vittime delle foibe.