Il 10 febbraio si è celebrato in Italia il “Giorno del ricordo”, istituito nel 2004 dal Parlamento italiano «in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale». La data ricorre nel giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che ha assegnato l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia.
Come spiega la Treccani, per quanto riguarda la vicenda storica delle foibe c’è incertezza sul numero dei morti, ma «nel complesso, un ordine di grandezza tra le 4.000 e le 5.000 vittime sembra attendibile».
Pochi giorni fa invece, il 27 gennaio, si è celebrata un’altra ricorrenza, la “Giornata della memoria”, istituita nel 2000 «in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti», che tra il 1939 e il 1945 segnarono almeno sei milioni di morti.
Senza entrare nella sfera dei giudizi storici o politici, abbiamo analizzato la comunicazione fatta dai sei principali leader politici italiani sui social durante queste due giornate, raccogliendo i contenuti sul tema delle due ricorrenze il 27 gennaio e il 10 febbraio (e i giorni successivi a entrambe le date) pubblicati sulle pagine ufficiali Facebook, Twitter e Instagram.
I leader di partito selezionati sono sei: Matteo Salvini della Lega; Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle (il ministro degli Esteri è l’ex capo politico del M5s, ma sui social rimane il pentastellato con più seguito); Nicola Zingaretti del Partito democratico; Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia; Silvio Berlusconi di Forza Italia e Matteo Renzi di Italia Viva.
Come spiega la Treccani, per quanto riguarda la vicenda storica delle foibe c’è incertezza sul numero dei morti, ma «nel complesso, un ordine di grandezza tra le 4.000 e le 5.000 vittime sembra attendibile».
Pochi giorni fa invece, il 27 gennaio, si è celebrata un’altra ricorrenza, la “Giornata della memoria”, istituita nel 2000 «in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti», che tra il 1939 e il 1945 segnarono almeno sei milioni di morti.
Senza entrare nella sfera dei giudizi storici o politici, abbiamo analizzato la comunicazione fatta dai sei principali leader politici italiani sui social durante queste due giornate, raccogliendo i contenuti sul tema delle due ricorrenze il 27 gennaio e il 10 febbraio (e i giorni successivi a entrambe le date) pubblicati sulle pagine ufficiali Facebook, Twitter e Instagram.
I leader di partito selezionati sono sei: Matteo Salvini della Lega; Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle (il ministro degli Esteri è l’ex capo politico del M5s, ma sui social rimane il pentastellato con più seguito); Nicola Zingaretti del Partito democratico; Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia; Silvio Berlusconi di Forza Italia e Matteo Renzi di Italia Viva.