Nei giorni scorsi diversi partiti e politici hanno commentato la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea sul riconoscimento dei matrimoni dello stesso sesso. Da un lato, c’è chi ha detto che l’Italia deve introdurre il matrimonio egualitario e adeguare le proprie leggi alla decisione dei giudici. Tra questi ci sono il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto e il coportavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. Dall’altro lato, c’è chi ha denunciato il rischio di un’ingerenza europea nelle competenze nazionali, come il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, che ha comunque parlato di una «flessibilità» concessa dalla sentenza.
Ma come stanno davvero le cose? Che cosa ha stabilito davvero la Corte di giustizia dell’Ue? Quali sono le conseguenze pratiche della sua sentenza? Facciamo un po’ di chiarezza.
Ma come stanno davvero le cose? Che cosa ha stabilito davvero la Corte di giustizia dell’Ue? Quali sono le conseguenze pratiche della sua sentenza? Facciamo un po’ di chiarezza.