Al Nord Fratelli d’Italia ha preso più del doppio dei voti della Lega

Il partito di Meloni ha battuto quello di Salvini in tutte le regioni dell’Italia settentrionale: ecco i risultati e il confronto con le elezioni del 2018, regione per regione
ANSA/GIUSEPPE LAMI
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Le elezioni del 25 settembre hanno decretato il successo di Fratelli d’Italia, che con 7,3 milioni di voti (il 26 per cento) alla Camera è stato il partito più votato dagli italiani: un risultato eccezionale, se rapportato alle elezioni del 2018, quando Fratelli d’Italia non andò oltre il 4,3 per cento dei voti alla Camera.

All’interno della coalizione di centrodestra, l’exploit di Fratelli d’Italia va di pari passo con la sconfitta della Lega, che in termini assoluti ha preso meno della metà dei voti rispetto alle elezioni del 2018. Il partito di Matteo Salvini è stato superato da quello di Meloni anche in tutte le regioni del Nord Italia, un tempo considerate roccaforti leghiste, dove nella maggior parte dei casi Fratelli d’Italia ha preso più del doppio dei voti rispetto alla Lega.

I risultati di Fratelli d’Italia e della Lega al Nord

Per confrontare i risultati elettorali di Fratelli d’Italia e della Lega nelle regioni del Nord abbiamo considerato i voti ottenuti dai due partiti al Senato dove, in base all’attuale legge elettorale, le circoscrizioni elettorali corrispondono esattamente ai territori di ogni regione. 

Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, al Senato, nel Nord Italia (a eccezione della Valle d’Aosta e del Trentino Alto-Adige, dove il centrodestra ha formato un’unica lista) Fratelli d’Italia ha conquistato complessivamente più di 3,7 milioni di voti, più del doppio degli 1,6 milioni di voti conquistati dalla Lega. 

Più nel dettaglio, nel Nord Italia il partito guidato da Meloni ha superato quello di Salvini in tutte le regioni. In Piemonte Fratelli d’Italia ha registrato il 26,9 per cento, contro il 10,9 della Lega; in Lombardia il 27,6 per cento contro il 13,9 per cento; in Liguria il 24,3 per cento, mentre la Lega si è fermata all’8,7 per cento.  Anche in Veneto, storica roccaforte leghista, Fratelli d’Italia ha doppiato la Lega, mentre in Friuli-Venezia Giulia e in Emilia-Romagna il partito di Meloni ha triplicato le percentuali di quello di Salvini.

Il confronto con il 2018

Rispetto alle elezioni politiche 2018, quando al Nord la Lega aveva preso quasi 3,6 milioni di preferenze al Senato, in queste elezioni politiche il partito di Salvini ha perso quasi due milioni di voti. 

Al contrario, rispetto a quattro anni fa Fratelli d’Italia ha aumentato di sette volte i suoi voti al Senato, passando da 555 mila a 3,7 milioni di preferenze nel solo Nord Italia. 

Nelle regioni del Nord, la crescita più ampia di Fratelli d’Italia è avvenuta in Veneto e in Emilia-Romagna, dove alle elezioni del 2022 i voti al partito di Meloni sono aumentati di oltre sette volte rispetto a quelli conquistati nel 2018. Più nel dettaglio, in Veneto, al Senato, Fratelli d’Italia ha conquistato quasi 820 mila voti, a fronte dei 113 mila del 2018, mentre in Emilia-Romagna ne ha conquistati più di 575 mila, a fronte dei quasi 79 mila di quattro anni fa.
Al contrario, la Lega ha più che dimezzato i voti in tutte le regioni dell’Italia settentrionale rispetto alle elezioni politiche del 2018: la diminuzione più ampia è avvenuta in Liguria, in Friuli-Venezia Giulia e in Emilia-Romagna, dove i voti al partito di Salvini sono diminuiti di quasi tre volte.

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