Da tempo ormai all’interno delle istituzioni europee si discute della necessità di riformare i Trattati fondativi dell’Unione europea per adattarli al nuovo contesto globale. Per esempio, nelle conclusioni del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell’Ue si sono impegnati ad adottare, entro questa estate, una tabella di marcia per i «lavori futuri» riguardanti la riforma delle istituzioni europee. Su questo tema si è espresso di recente anche il Parlamento europeo, che nella seduta plenaria dello scorso novembre ha chiesto formalmente al Consiglio europeo di avviare una procedura di revisione dei trattati.
Nonostante l’urgenza delle riforme sia riconosciuta da più parti, il processo di modifica dei trattati è tutt’altro che semplice e sarà uno dei temi di discussione della campagna elettorale delle prossime elezioni europee di giugno.
Nonostante l’urgenza delle riforme sia riconosciuta da più parti, il processo di modifica dei trattati è tutt’altro che semplice e sarà uno dei temi di discussione della campagna elettorale delle prossime elezioni europee di giugno.