Gli italiani non sono soddisfatti della sanità pubblica. È quanto emerge dall’Health at a Glance 2023, il rapporto pubblicato periodicamente dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) per confrontare tra loro i sistemi sanitari dei Paesi membri. Secondo il report, uscito a novembre, solo il 55 per cento degli italiani sarebbe soddisfatto del servizio di cura del Sistema sanitario nazionale (Ssn) contro una media Ocse del 67 per cento, mentre in Paesi come Francia e Germania le percentuali di soddisfazione arrivano rispettivamente all’85 e al 71 per cento.
Il dato italiano, che tutto sommato potrebbe non stupire, appare però in contraddizione con il resto del rapporto dell’Ocse, dove l’Italia, pur non brillando, rimane comunque uno Stato al di sopra della media nella qualità del servizio sanitario. Il nostro Paese, infatti, fa meglio della media Ocse nell’80 per cento degli indicatori riguardanti la qualità del servizio e le liste d’attesa, e l’aspettativa di vita alla nascita è tra le più alte, con un valore di 82,7 anni d’età contro una media di 80,3.
A questi numeri si aggiunge un’altra statistica, raccolta da Eurostat. Secondo l’ufficio statistico dell’Unione europea, nel 2022 poco meno del 2 per cento dei cittadini italiani con almeno 16 anni di età ha dichiarato di aver avuto bisogni sanitari insoddisfatti, tra le altre cose per i costi troppo alti delle cure.
Insomma, leggendo i dati del report Ocse il sistema sanitario nazionale sembra funzionare ancora piuttosto bene: ma allora perché a molti cittadini sembra vero il contrario?
Il dato italiano, che tutto sommato potrebbe non stupire, appare però in contraddizione con il resto del rapporto dell’Ocse, dove l’Italia, pur non brillando, rimane comunque uno Stato al di sopra della media nella qualità del servizio sanitario. Il nostro Paese, infatti, fa meglio della media Ocse nell’80 per cento degli indicatori riguardanti la qualità del servizio e le liste d’attesa, e l’aspettativa di vita alla nascita è tra le più alte, con un valore di 82,7 anni d’età contro una media di 80,3.
A questi numeri si aggiunge un’altra statistica, raccolta da Eurostat. Secondo l’ufficio statistico dell’Unione europea, nel 2022 poco meno del 2 per cento dei cittadini italiani con almeno 16 anni di età ha dichiarato di aver avuto bisogni sanitari insoddisfatti, tra le altre cose per i costi troppo alti delle cure.
Insomma, leggendo i dati del report Ocse il sistema sanitario nazionale sembra funzionare ancora piuttosto bene: ma allora perché a molti cittadini sembra vero il contrario?