Nelle ultime settimane sta facendo discutere il disegno di legge di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, approvato per la prima volta alla Camera il 16 gennaio. Nonostante il percorso per diventare legge sia ancora lungo, la maggioranza di centrodestra ha deciso di velocizzare i tempi della riforma, tanto che il 21 gennaio la Commissione Affari costituzionali del Senato ha già iniziato l’esame del testo, con l’obiettivo di portarlo in tempi rapidi all’esame dell’aula.
La riforma, voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, è stata criticata oltre che da diversi partiti all’opposizione, anche da una larga parte della magistratura. Il 25 gennaio, per esempio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, diversi magistrati hanno abbandonato le aule delle Corti di Appello in segno di protesta, con una coccarda tricolore e la Costituzione tra le mani. L’Associazione nazionale magistrati (ANM), la principale associazione che rappresenta i magistrati in Italia, ha proclamato inoltre un primo sciopero nazionale per il prossimo 27 febbraio.
Ma com’è organizzata la magistratura negli altri principali Paesi in Europa e nel mondo? Quali Stati prevedono già la separazione delle carriere dei magistrati?
La riforma, voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, è stata criticata oltre che da diversi partiti all’opposizione, anche da una larga parte della magistratura. Il 25 gennaio, per esempio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, diversi magistrati hanno abbandonato le aule delle Corti di Appello in segno di protesta, con una coccarda tricolore e la Costituzione tra le mani. L’Associazione nazionale magistrati (ANM), la principale associazione che rappresenta i magistrati in Italia, ha proclamato inoltre un primo sciopero nazionale per il prossimo 27 febbraio.
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