«L’autonomia differenziata è un provvedimento che unisce l’Italia, che combatte le disparità, che rende la nazione più forte e più giusta su tutto il territorio nazionale». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha difeso l’approvazione definitiva in Parlamento del disegno di legge che ha stabilito i principi e le procedure da seguire per assegnare maggiore autonomia alle regioni che ne faranno richiesta. Dieci anni fa, però, la stessa Meloni sembrava pensarla diversamente: a gennaio 2014, quando era deputata, la leader di Fratelli d’Italia ha presentato un progetto di legge che proponeva di abrogare l’articolo 116 della Costituzione. Questo articolo, modificato nel 2001 con una riforma costituzionale, stabilisce quali sono le regioni a statuto speciale e il principio dell’autonomia differenziata, in base a cui le regioni possono chiedere maggiore libertà nella gestione di 23 materie, dall’istruzione alla sanità. Ma perché Meloni voleva cancellare l’articolo 116 della Costituzione?
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