Nel dibattito politico in vista delle elezioni europee di giugno si è parlato molto negli scorsi giorni dei partiti che hanno scelto di inserire il nome del loro leader all’interno del simbolo elettorale. In linea con le elezioni del passato, una scelta di questo tipo è stata fatta – tra gli altri – da Fratelli d’Italia, dalla Lega e da Azione, mentre il Partito Democratico di Elly Schlein, dopo le polemiche interne, ha mantenuto il simbolo senza riferimenti alla sua segretaria.
Questa discussione sul nome dei leader nei simboli è un fenomeno tutto italiano. Secondo le verifiche di Pagella Politica, infatti, negli altri tre grandi Paesi dell’Unione europea – Germania, Francia e Spagna – i simboli elettorali dei partiti non contengono mai un riferimento al nome del proprio segretario o presidente. In parte, l’unicità italiana può essere spiegata dal modo in cui si vota e dal personalismo che da molti anni ormai caratterizza numerose forze politiche del nostro Paese.
Questa discussione sul nome dei leader nei simboli è un fenomeno tutto italiano. Secondo le verifiche di Pagella Politica, infatti, negli altri tre grandi Paesi dell’Unione europea – Germania, Francia e Spagna – i simboli elettorali dei partiti non contengono mai un riferimento al nome del proprio segretario o presidente. In parte, l’unicità italiana può essere spiegata dal modo in cui si vota e dal personalismo che da molti anni ormai caratterizza numerose forze politiche del nostro Paese.