Il 4 maggio il Partito democratico ha organizzato una conferenza stampa in Senato per annunciare una proposta di legge, con un contenuto identico al cosiddetto “ddl Zan”, il disegno di legge contro l’omotransfobia, che prende il nome dal deputato Alessandro Zan e che è stato di fatto bocciato dal Senato a ottobre 2021, dopo essere stato approvato dalla Camera quasi un anno prima.
«Non mettiamo un ultimatum», ha dichiarato (min. 25:13) il segretario del Pd Enrico Letta, commentando il rapporto con gli altri partiti della maggioranza di governo. «Ci muoviamo in una logica di offerta, a questo Senato, di una grande occasione per recuperare un rapporto con una parte molto importante del Paese. Crediamo che questo sia possibile con il dovuto dialogo».
Ma che cosa succede adesso? Quali sono le speranze del ddl Zan di essere approvato?
«Non mettiamo un ultimatum», ha dichiarato (min. 25:13) il segretario del Pd Enrico Letta, commentando il rapporto con gli altri partiti della maggioranza di governo. «Ci muoviamo in una logica di offerta, a questo Senato, di una grande occasione per recuperare un rapporto con una parte molto importante del Paese. Crediamo che questo sia possibile con il dovuto dialogo».
Ma che cosa succede adesso? Quali sono le speranze del ddl Zan di essere approvato?