Le cose da sapere sulla politica italiana per giovedì 8 giugno

I dubbi di Piantedosi sull’accordo Ue per i migranti e le altre notizie principali di giovedì 8 giugno
Ansa
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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso alcune critiche sulla riforma del regolamento europeo sulla gestione dei flussi migratori. «Non voglio esprimere da subito una posizione nettamente contraria, ma su alcuni punti dobbiamo immaginare la possibilità di negoziare ancora su un sistema europeo sostenibile», ha detto Piantedosi durante il consiglio Affari interni dell’Unione europea in Lussemburgo. «Non possiamo proporre una riforma che sarebbe destinata nei fatti a fallire» (Askanews).
La presidente del Consiglio Meloni ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Serve dal mio punto di vista un nuovo Patto di stabilità che guardi molto al sostegno alla crescita: la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta da una visione e regole adeguate, è importante» ha detto Meloni al termine del bilaterale a Palazzo Chigi. Domenica la presidente del Consiglio andrà in Tunisia con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte (Sky Tg24).
La presidente Rai Marinella Soldi ha criticato le recenti nomine dei nuovi direttori dei telegiornali. Durante un’audizione in Commissione di vigilanza Rai la presidente ha lamentato le nomine «tutte al maschile» dei nuovi direttori delle testate giornalistiche. «I criteri guida per la selezione di queste figure apicali sono stati (e saranno, per le nomine che seguiranno): competenza e capacità manageriale, bilanciando continuità e innovazione. Sono stati scelti quindi professionisti validi, prestando molta attenzione a salvaguardare, laddove rilevante per la posizione, il pluralismo», ha risposto il nuovo amministratore delegato della Rai Roberto Sergio (la Repubblica).
Il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e il deputato e collega di partito Giangiacomo Calovini hanno patteggiato un anno e quattro mesi per il reato di corruzione. Secondo l’accusa Fidanza avrebbe favorito nel 2021 la nomina di Calovini come consigliere comunale a Brescia al posto del dimissionario Giovanni Acri, anche lui di Fratelli d’Italia. In cambio Acri avrebbe ottenuto l’assunzione del figlio, Jacopo Acri, come assistente di Fidanza al Parlamento europeo (Il Giornale di Brescia).
Secondo il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Giuseppe Busia la maggior parte dei rischi per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina ricadranno sullo Stato. «Rileviamo uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi», ha detto Busia presentando in Parlamento la nuova relazione annuale sull’attività dell’Anac. Tra le altre cose, il presidente è tornato a criticare il nuovo codice degli appalti approvato dal governo (La Stampa).
Domani è in programma una riunione della segreteria del Partito Democratico. Secondo fonti stampa al centro della riunione ci sarà la sconfitta alle elezioni comunali tenutesi a maggio. Nelle ultime ore sta facendo discutere la nomina del deputato Paolo Ciani come vice capogruppo del Partito Democratico alla Camera per le sue posizioni riguardo la guerra in Ucraina. Segretario del partito DemoS ed eletto nelle liste del PD alle ultime elezioni politiche, Ciani ha preso il posto di Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (Il Sole 24 Ore).
Il gruppo parlamentare Azione-Italia Viva ha presentato una proposta di legge per vietare l’accesso ai social network agli under 13. «Oggi la situazione è molto allarmante», ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda durante la conferenza stampa di presentazione della proposta, che prevede il divieto di accesso ai social network ai minori di 13 anni e l’accesso solo sotto consenso dei genitori fino ai 15 anni (Adnkronos).
Lo smart working per i lavoratori fragili e quelli con figli fino a 14 anni sarà prorogato fino al 31 dicembre. Lo prevede un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto “Lavoro” approvato dalla Commissione Affari sociali del Senato (Il Messaggero).
I decreti-legge molto ampi rischiano di comprimere i tempi dell’esame parlamentare. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana in una riunione con i presidenti delle commissioni parlamentari. Per Fontana c’è il rischio di «un’eccessiva compressione presso la Camera chiamata per seconda ad esaminare il provvedimento» (Ansa).

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