Le cose da sapere sulla politica italiana per lunedì 5 giugno

Il governo ha posto una nuova questione di fiducia e le altre notizie principali di lunedì 5 giugno
Ansa
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Il governo ha posto la questione di fiducia sul disegno di legge di conversione del decreto “Pubblica amministrazione”. Lo ha annunciato questa mattina alla Camera il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Durante l’esame in commissione i partiti che sostengono il governo hanno approvato un emendamento al testo per escludere il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dal cosiddetto “controllo concomitante” della Corte dei Conti, ossia quello svolto in corso d’opera. È stato poi prorogato fino al 30 giugno 2024 il cosiddetto “scudo erariale” per limitare la responsabilità erariale dei dirigenti della pubblica amministrazione solo ai danni compiuti con dolo. Il voto sulla questione di fiducia è in programma domani alle ore 14 (Sky TG24).
Domani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà in visita in Tunisia. La visita nel Paese nordafricano riguarderà soprattutto la gestione dei flussi migratori. Giovedì 8 giugno Meloni incontrerà invece a Palazzo Chigi il cancelliere tedesco Olaf Scholz (Adnkronos).
Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia ha criticato la scelta del governo di limitare il controllo della Corte dei Conti sul Pnrr. In un’intervista con la Repubblica, Santalucia ha detto che questa misura, introdotta con un emendamento al decreto “Pubblica amministrazione”, «è solo utile al governo stesso». Il presidente ha criticato anche la proroga dello scudo erariale per i dirigenti della pubblica amministrazione, definendola «un intervento problematico perché limita la stessa funzione giurisdizionale della Corte dei Conti».
Il governo sta lavorando a un disegno di legge contro i femminicidi. Lo ha annunciato in un’intervista con La Stampa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il testo verrà presentato in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. Piantedosi ha detto che il nuovo provvedimento conterrà, tra le altre cose, il potenziamento dell’uso del braccialetto elettronico per gli uomini accusati di violenza.
L’ex deputato Sergio Battelli si è iscritto a Più Europa. Parlamentare dal 2013 al 2022, alla fine della scorsa legislatura Battelli è uscito dal Movimento 5 Stelle aderendo a Impegno Civico, il partito fondato dall’ex capo politico del M5S Luigi Di Maio. In seguito Battelli non è stato rieletto in Parlamento alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. «Darò una mano come iscritto, come attivista: farò quello che mi piace perché Più Europa è una figata, chiara, moderna e senza compromessi», ha dichiarato l’ex deputato (Huffpost).

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