Chi sono i nuovi capigruppo alla Camera e al Senato

I gruppi parlamentari hanno scelto i loro presidenti: ecco tutti i nomi e quale ruolo avranno in Parlamento
ANSA
ANSA
Il 18 ottobre, i gruppi parlamentari della Camera e del Senato, che raggruppano i parlamentari eletti alle elezioni del 25 settembre, divisi per partito, hanno eletto i loro presidenti, ossia i cosiddetti “capigruppo”. In totale, i nuovi capigruppo di Camera e Senato sono 16: tra questi, nove hanno già ricoperto lo stesso ruolo nella scorsa legislatura. 

Al Senato, i nuovi capigruppo si riuniranno già nel pomeriggio del 18 ottobre per delineare il programma dei lavori del Senato delle prossime settimane. Quelli della Camera, invece, si riuniranno nella mattinata del 19 ottobre.

Tutti i nomi dei capigruppo

In base ai regolamenti di Camera e Senato, ogni gruppo parlamentare deve avere un presidente, che viene nominato da ciascun gruppo in una riunione privata. I regolamenti non prevedono però regole fisse e requisiti specifici per la scelta dei capigruppo. 

Per quanto riguarda il centrodestra, alla Camera Fratelli d’Italia ha nominato come presidente del proprio gruppo parlamentare il deputato Francesco Lollobrigida, che aveva ricoperto lo stesso ruolo nella scorsa legislatura. Al Senato, il capogruppo di Fratelli d’Italia sarà Luca Ciriani, anche lui riconfermato. La Lega ha riconfermato entrambi i capigruppo uscenti: al Senato il senatore Massimiliano Romeo e alla Camera il deputato Riccardo Molinari. Forza Italia ha nominato come capogruppo alla Camera il deputato Alessandro Cattaneo, mentre al Senato la capogruppo sarà Licia Ronzulli. Secondo fonti stampa, nelle scorse settimana la senatrice del partito di Silvio Berlusconi è stata al centro delle divisioni tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, che per lei voleva un posto da ministra nel prossimo governo. 

La lista Noi moderati, che raggruppa alcuni partiti minori di centrodestra, ha formato un gruppo parlamentare al Senato insieme ai senatori del Movimento associativo italiani all’estero (Maie), eleggendo come capogruppo il senatore Antonio De Poli. Alla Camera, Noi moderati e Maie non sono invece riusciti al momento a creare un gruppo autonomo. Il regolamento della Camera, che non è stato ancora adeguato al taglio dei parlamentari, stabilisce la soglia minima di 20 deputati per creare un gruppo parlamentare (Noi moderati e Maie hanno in totale otto deputati), mentre al Senato la soglia minima prevista dal nuovo regolamento, approvato a luglio, è di sei senatori. 

Sul fronte del centrosinistra, il Partito democratico ha riconfermato entrambe le capogruppo uscenti: al Senato Simona Flavia Malpezzi e alla Camera Deborah Serracchiani. Al momento Alleanza Verdi-Sinistra, che potrà contare su 12 deputati e quattro senatori, non ha potuto costituire gruppi parlamentari autonomi. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra e co-portavoce di Europa verde Angelo Bonelli ha comunque spiegato a Pagella Politica che la lista chiederà una deroga al regolamento per costituire un gruppo autonomo alla Camera, mentre al Senato costituirà una componente all’interno del gruppo Misto. 

Il Movimento 5 stelle ha riconfermato come capogruppo alla Camera il deputato Francesco Silvestri mentre al Senato la capogruppo sarà la senatrice Barbara Floridia. La lista di Azione-Italia viva ha scelto come capogruppo alla Camera il deputato Matteo Richetti (Azione), mentre quello al Senato sarà Raffaella Paita (Italia viva). 

Al Senato il gruppo delle Autonomie, che potrà contare su sette senatori, tra cui il senatore a vita ed ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha riconfermato come propria presidente la senatrice Julia Unterberger (Südtiroler Volkspartei). Alla Camera, il gruppo delle Autonomie non ha al momento costituito un gruppo parlamentare autonomo, dato che i deputati del Südtiroler Volkspartei, dell’Union Valdôtaine e di Sud chiama Nord, il partito dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, sono in totale cinque, al di sotto della soglia minima richiesta dal regolamento. 

Per quanto riguarda il gruppo Misto, che raccoglie i parlamentari non iscritti ad altri gruppi e quelli di partiti che non hanno eletto il numero minimo di parlamentari per costituire un gruppo autonomo, il capogruppo al Senato sarà Peppe De Cristofaro (Alleanza Verdi-Sinistra), mentre quello alla Camera sarà Manfred Schullian (Südtiroler Volkspartei), già capogruppo nella scorsa legislatura.

In generale, tra i 16 nuovi capigruppo, nove hanno già ricoperto questo incarico nella scorsa legislatura.

Che cosa fanno i capigruppo in Parlamento

I capigruppo di Camera e Senato svolgono un ruolo di primo piano nell’organizzazione dei lavori parlamentari. 

Sia alla Camera che al Senato, una volta ogni due mesi i capigruppo si riuniscono nella cosiddetta “conferenza dei presidenti di gruppo”, che approva il programma dei lavori dell’assemblea per i due mesi successivi. Il programma dei lavori contiene l’elenco dei provvedimenti che ciascuna assemblea intende esaminare, compresi quelli di prioritaria importanza. Dopo aver dato il via libera al programma dei lavori, la conferenza dei capigruppo fissa il calendario dei lavori di Camera e Senato, che contiene il dettaglio dei provvedimenti che saranno esaminati giorno per giorno nelle successive tre settimane (un mese per il Senato). Tra le altre cose, i presidenti di gruppo hanno anche il compito di dettare i tempi delle singole discussioni, considerando sempre l’importanza degli argomenti discussi. Spesso, sia alla Camera che al Senato, i capigruppo hanno poi il compito di fare le dichiarazioni di voto finali prima della votazione su una proposta o un disegno di legge. Generalmente, i capigruppo presentano anche le mozioni di fiducia e quelle di sfiducia nei confronti del governo. 

Alla Camera, la conferenza dei capigruppo è convocata dal presidente dell’assemblea in qualunque caso lo ritenga utile, anche su richiesta del governo o di un capogruppo, per esaminare lo svolgimento dei lavori dell’assemblea e delle commissioni. In più, un capogruppo può chiedere che la Camera si riunisca in seduta segreta, ossia una seduta di cui non viene fatto nessun resoconto pubblico. Inoltre, i presidenti dei gruppi possono chiedere che la Camera dia urgenza, e quindi la precedenza, all’esame di determinate proposte di legge e possono chiedere alla Corte dei conti di avere informazioni e approfondimenti su determinate materie che sono oggetto di discussione alla Camera.

SOSTIENI PAGELLA

Leggi ogni giorno la newsletter con le notizie più importanti sulla politica italiana. Ricevi le nostre guide eBook sui temi del momento.
ATTIVA LA PROVA GRATUITA
Newsletter

I Soldi dell’Europa

Il lunedì, ogni due settimane
Il lunedì, le cose da sapere sugli oltre 190 miliardi di euro che l’Unione europea darà all’Italia entro il 2026.

Ultimi articoli