Nella serata di mercoledì 12 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato la lista dei nuovi vertici di quattro delle cinque aziende di Stato scelti dal governo Meloni. Le aziende in questione sono Enel, Eni, Leonardo e Poste italiane, mentre non sono ancora stati ufficializzati i vertici di Terna. I consigli di amministrazione delle cinque aziende di Stato sono scaduti alla fine del 2022 e il governo doveva nominarli entro il mese di aprile 2023. Le nomine dovranno poi essere approvate dall’assemblea degli azionisti di queste aziende, tra i quali c’è il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il governo Meloni ha confermato gli amministratori delegati di Eni e Poste italiane, mentre ha sostituito quelli di Leonardo e Enel. L’esecutivo ha invece sostituito tutti e quattro i presidenti di queste aziende. Essendo una decisione politica, la nomina dei vertici delle aziende pubbliche è stata ufficializzata dopo alcune settimane di trattative tra i partiti della maggioranza di centrodestra che sostiene il governo. Per esempio, come documentato da varie fonti stampa, la Lega ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non scegliere da sola i vertici delle aziende di Stato, ascoltando di più le richieste degli altri partiti della maggioranza. L’accordo ufficiale sulle nomine è stato raggiunto nel pomeriggio di ieri, poco prima la pubblicazione dell’elenco dei nuovi vertici da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il governo Meloni ha confermato gli amministratori delegati di Eni e Poste italiane, mentre ha sostituito quelli di Leonardo e Enel. L’esecutivo ha invece sostituito tutti e quattro i presidenti di queste aziende. Essendo una decisione politica, la nomina dei vertici delle aziende pubbliche è stata ufficializzata dopo alcune settimane di trattative tra i partiti della maggioranza di centrodestra che sostiene il governo. Per esempio, come documentato da varie fonti stampa, la Lega ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non scegliere da sola i vertici delle aziende di Stato, ascoltando di più le richieste degli altri partiti della maggioranza. L’accordo ufficiale sulle nomine è stato raggiunto nel pomeriggio di ieri, poco prima la pubblicazione dell’elenco dei nuovi vertici da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.