Chi sono i nuovi vertici delle aziende pubbliche nominati dal governo Meloni

I partiti della maggioranza hanno raggiunto un accordo per le nomine di Enel, Eni, Leonardo e Poste italiane. Mancano invece ancora i nomi per Terna
ANSA/FABIO FRUSTACI
ANSA/FABIO FRUSTACI
Nella serata di mercoledì 12 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato la lista dei nuovi vertici di quattro delle cinque aziende di Stato scelti dal governo Meloni. Le aziende in questione sono Enel, Eni, Leonardo e Poste italiane, mentre non sono ancora stati ufficializzati i vertici di Terna. I consigli di amministrazione delle cinque aziende di Stato sono scaduti alla fine del 2022 e il governo doveva nominarli entro il mese di aprile 2023. Le nomine dovranno poi essere approvate dall’assemblea degli azionisti di queste aziende, tra i quali c’è il Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

Il governo Meloni ha confermato gli amministratori delegati di Eni e Poste italiane, mentre ha sostituito quelli di Leonardo e Enel. L’esecutivo ha invece sostituito tutti e quattro i presidenti di queste aziende. Essendo una decisione politica, la nomina dei vertici delle aziende pubbliche è stata ufficializzata dopo alcune settimane di trattative tra i partiti della maggioranza di centrodestra che sostiene il governo. Per esempio, come documentato da varie fonti stampa, la Lega ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non scegliere da sola i vertici delle aziende di Stato, ascoltando di più le richieste degli altri partiti della maggioranza. L’accordo ufficiale sulle nomine è stato raggiunto nel pomeriggio di ieri, poco prima la pubblicazione dell’elenco dei nuovi vertici da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

I nuovi vertici di Eni

Il nuovo presidente di Eni, la principale azienda petrolifera italiana, è il generale Giuseppe Zafarana. Zafarana ha ottenuto un master in Diritto tributario dell’impresa all’Università Bocconi di Milano ed è stato comandante generale della Guardia di finanza. Zafarana sostituirà la presidente uscente Lucia Calvosa, che era stata nominata ad aprile 2020 dal secondo governo Conte e che, secondo fonti stampa, era stata indicata dal Movimento 5 stelle. Come amministratore delegato di Eni è stato invece confermato Claudio Descalzi. Laureato in fisica, Descalzi è amministratore delegato dell’Eni da aprile 2014, quando era stato nominato per la prima volta ai vertici dell’azienda dal governo guidato da Matteo Renzi. Descalzi è stato poi confermato nel suo ruolo sia nel 2017, dal governo Gentiloni, sia nel 2020, dal secondo governo Conte. In questi mesi Descalzi ha conquistato la fiducia anche di Meloni, affiancandola in diversi viaggi nel Nord Africa per stringere accordi per nuove forniture di gas al nostro Paese.

I nuovi vertici di Enel 

Il nuovo presidente di Enel sarà Paolo Scaroni. Scaroni è l’attuale presidente della squadra di calcio dell’Ac Milan ed è stato dal 2005 al 2014 amministratore delegato di Eni, ruolo che è stato poi affidato a Descalzi. Scaroni sostituirà il presidente uscente Michele Alberto Crisostomo, che era stato nominato a maggio 2020 dal secondo governo Conte. Secondo fonti stampa, la nomina di Scaroni è stata indicata da Forza Italia. I rapporti tra il partito di Silvio Berlusconi e Scaroni sono infatti di vecchia data. Basti pensare che nel 2005 la nomina di Scaroni all’Eni era stata designata proprio dall’allora presidente del Consiglio e leader di Forza Italia. Come amministratore delegato di Eni è stato scelto invece Flavio Cattaneo. Laureato in architettura, Cattaneo è stato tra le altre cose vicepresidente di Italo, la compagnia ferroviaria privata guidata da Luca Cordero di Montezemolo. In passato Cattaneo ha ricoperto altri incarichi, per esempio alla Rai e a Telecom Italia, e secondo fonti stampa è stato indicato dalla Lega. Cattaneo sostituirà l’amministratore delegato uscente di Enel Francesco Starace, che ricopriva questo ruolo dal 2014.

I nuovi vertici di Leonardo

Alla guida di Leonardo ci saranno Stefano Pontecorvo come presidente e Roberto Cingolani come amministratore delegato. Pontecorvo è un diplomatico e in passato è stato ambasciatore in Pakistan e consigliere diplomatico del ministro della Difesa. L’ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi Cingolani, professore universitario di fisica, sostituirà l’amministratore delegato uscente di Leonardo Alessandro Profumo. Nel 2019 Cingolani è già stato responsabile Tecnologie e Innovazione di Leonardo. Prima della nomina come amministratore delegato, Cingolani ha ricoperto il ruolo di consigliere per l’energia del governo Meloni, incarico che gli era stato affidato poco dopo la nascita del nuovo esecutivo alla fine di ottobre 2022. La possibile nomina di Cingolani a Leonardo è stata tra una delle più dibattute in questi ultimi giorni, perché il nome dell’ex ministro non sembrava essere apprezzato né dalla Lega né da Forza Italia.

I nuovi vertici di Poste italiane

Il governo Meloni ha poi nominato come nuova presidente di Poste italiane Silvia Rovere. Laureata in economia, Rovere è stata presidente di Assoimmobiliare, il ramo di Confindustria che rappresenta le aziende del settore immobiliare, e amministratrice delegata della società di investimenti Morgan Stanley. Rovere ha preso il posto della presidente di Poste italiane uscente Maria Bianca Farina, che era stata nominata a marzo del 2017 dal governo Gentiloni. Come amministratore delegato è stato invece confermato Matteo Del Fante. Nato a Firenze nel 1967 e laureato in economia, Del Fante è stato nominato alla guida di Poste Italiane nel 2017 dal governo Gentiloni, e poi confermato dai successivi governo.

I possibili nomi per la guida di Terna

In questi giorni il governo Meloni dovrà ufficializzare le nomina anche dei nuovi vertici di Terna, la società statale che gestisce la rete per il trasporto dell’energia elettrica. L’amministratore delegato uscente è Stefano Antonio Donnarumma, mentre la presidente uscente è Valentina Bosetti, entrambi nominati a maggio del 2020 dal secondo governo Conte. 

Secondo fonti stampa, sia Donnarumma che Bosetti saranno sostituiti dal governo Meloni. Uno dei nomi che circola per il ruolo di amministratrice delegata è quello di Giuseppina Di Foggia. Laureata in ingegneria elettronica, Di Foggia è attualmente amministratrice delegata di Nokia Italia. Per il ruolo di presidente circola invece il nome di Igor De Blasio, attuale consigliere di amministrazione della Rai, e sostenuto dalla Lega. Curiosità: a giugno 2019 De Blasio si è sposato con Valeria Locati a Montevecchia, in provincia di Lecco, e le nozze sono state celebrate dal sindaco Edoardo Sala e dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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