Quello della Shoah è il primo museo istituito dal Parlamento negli ultimi 20 anni

Dal 2001 in poi i parlamentari hanno proposto l’istituzione di oltre 100 nuovi musei nazionali, puntualmente finiti nel dimenticatoio, tranne tre
Ansa
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Il 18 ottobre la Camera ha approvato definitivamente l’istituzione del Museo della Shoah a Roma. Secondo le verifiche di Pagella Politica, questo museo è il primo museo istituito dal Parlamento negli ultimi 20 anni. Nonostante le oltre 100 proposte di legge presentate da deputati e senatori, dal 2004 a oggi tutte le iniziative per creare nuove strutture museali sono rimaste bloccate durante il loro iter parlamentare.

La realizzazione del Museo della Shoah ha raccolto il consenso di tutti i deputati presenti in aula, dopo che già il Senato aveva dato il via libera all’unanimità. Per la realizzazione del museo è stata autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per il 2023 e di 3 milioni di euro per il 2024 e il 2025. Alla gestione del museo provvederà la Fondazione Museo della Shoah, sotto la vigilanza del Ministero della Cultura. Prima di questo, l’ultimo museo istituito dal Parlamento era stata nel 2004 la Casa-museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine, in Veneto, aperta al pubblico dal 2012.

Le proposte dimenticate

Dal 2001 a oggi, ossia nelle ultime sei legislature, i parlamentari italiani hanno proposto l’istituzione di 118 tra musei nazionali, case-museo e fondazioni museali. Ma perché solo poche di queste sono state definitivamente approvate? Di certo non perché la maggioranza del Parlamento le ha respinte con una votazione, dato che nessuna di queste è arrivata alla fase del voto: tutte le proposte sono infatti rimaste bloccate nelle fasi preliminari del loro iter parlamentare, quando una proposta di legge deve essere assegnata alla commissione parlamentare di competenza per essere discussa nel merito. Per esempio nella scorsa legislatura (la diciottesima) tutte le leggi che puntavano a istituire nuovi musei nazionali sono state assegnate alle Commissioni Cultura della Camera e del Senato, ma il loro esame risultava «non ancora iniziato» anche a legislatura conclusa. 

Il percorso di molte proposte si è fermato ancora prima: alcune non sono mai state assegnate a nessuna commissione e, di fatto, il loro iter parlamentare non è mai iniziato. Per fare un paragone, il destino dei musei nazionali è simile a quello delle giornate nazionali: ogni legislatura vanta numerose proposte di istituzione di nuovi musei o giornate nazionali ma per una serie di motivi, tra cui probabilmente i costi di realizzazione, questi disegni di legge non hanno seguito e rimangono bloccati prima di essere discussi in Parlamento.

Il museo della vela latina e quello della pizza

Nel primo anno della legislatura in corso, la diciannovesima, sono state depositate tre proposte di legge che prevedono l’istituzione di nuovi musei. Oltre all’istituzione del Museo della Shoah, di iniziativa del governo, il senatore Manfredi Potenti (Lega) ha proposto la realizzazione del Museo degli attori e dei registi di Castiglioncello e il deputato Marco Simiani (PD) quella del Museo per la memoria del disastro ferroviario di Viareggio. Anche nella diciottesima legislatura (2018-2022) pochi parlamentari avevano avanzato proposte per nuovi musei. Tra questi, Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) chiedeva un Museo nazionale della cultura sportiva, mentre Gianluca Ferrara (Movimento 5 Stelle) un Museo nazionale per le vittime dello stragismo, del terrorismo e delle mafie. 

Al contrario, fino a qualche anno fa i parlamentari sembravano avere più a cuore la cultura museale, proponendo la creazione di decine di musei in ogni legislatura. Nella diciassettesima legislatura (2013-2018), per esempio, è stata proposta la creazione di 12 musei nazionali, alcuni dei quali piuttosto curiosi. Per citarne uno, l’onorevole Paolo Grimoldi (Lega Nord) chiedeva un Museo delle carrozze storiche lombarde all’interno della Villa Reale di Monza.

Tra le 20 proposte della sedicesima legislatura (2008-2013), il senatore Angelo Maria Cicolani (Popolo delle Libertà) chiedeva l’istituzione del Museo nazionale del presepe di Greccio, mentre la collega Vittoria Franco (PD) quella del Museo nazionale degli studi dell’universo. Ancora più numerose sono le proposte di musei depositate tra la quattordicesima (2001-2006) e la quindicesima (2006-2008) legislatura: degne di nota sono quelle del deputato Maurizio Ronconi (UDC), che si era battuto per l’istituzione del Museo nazionale delle giostre e dei tornei, e quella della deputata Gabriella Mondello (Forza Italia), che aveva proposto il Museo del leudo e della vela latina.  

Tra tutti, va menzionato l’attaccamento al territorio del deputato Aldo Perrotta (Forza Italia), che nella quattordicesima legislatura (2001-2006) ha presentato 16 proposte per nuovi musei in Campania, tra cui un Museo della pizza napoletana, un Museo della canzone napoletana e un Museo della napoletanità.

Gli ultimi musei istituiti dal Parlamento

La quattordicesima legislatura è stata anche l’ultima, prima di quella attuale, a dare il via libera a nuovi musei. Oltre alla già citata Casa-museo di Giacomo Matteotti, nel 2003 il Parlamento si era espresso a favore del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, istituito a Ferrara. Il museo, voluto dal deputato Elio Vito (allora parlamentare per Forza Italia), è stato inaugurato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 13 dicembre 2017. 

Nel 2001 il Parlamento aveva autorizzato l’istituzione di un Museo dello sport italiano. Per questo scopo e per la realizzazione di progetti di contrasto al doping e alla violenza nello sport la legge n. 426 del 2001 ha stanziato 5,5 miliardi di lire. La legge non definiva il luogo in cui sarebbe stato realizzato il museo, e della sua realizzazione si sono perse le tracce. Un Museo dello sport è stato comunque inaugurato il 12 novembre 2012 all’interno dello Stadio Olimpico di Torino, su iniziativa di Onorato Arisi. Ma la scarsa affluenza ha portato alla chiusura del museo tre anni più tardi, nel 2015.

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