Da giorni il Ministero dell’Interno sta negando l’avvicinamento alle coste italiane di tre navi, gestite da organizzazioni non governative (Ong) e battenti bandiera norvegese e tedesca, con a bordo quasi mille migranti.
Il 2 novembre, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che i Paesi di cui battono bandiera le imbarcazioni in questione dovrebbero «farsi carico dell’accoglienza» dei migranti soccorsi, poiché quest’ultimi hanno «messo piede per la prima volta» proprio in quei Paesi, salendo sulle navi. La posizione di Piantedosi è stata difesa anche dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini (Lega), che il 3 novembre ha scritto su Twitter: «Dove dovrebbe andare una nave norvegese? Semplice, in Norvegia».
Questa proposta si basa però su un’interpretazione errata delle norme attualmente in vigore a livello internazionale per l’immigrazione e il salvataggio delle persone in mare.
Il 2 novembre, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che i Paesi di cui battono bandiera le imbarcazioni in questione dovrebbero «farsi carico dell’accoglienza» dei migranti soccorsi, poiché quest’ultimi hanno «messo piede per la prima volta» proprio in quei Paesi, salendo sulle navi. La posizione di Piantedosi è stata difesa anche dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini (Lega), che il 3 novembre ha scritto su Twitter: «Dove dovrebbe andare una nave norvegese? Semplice, in Norvegia».
Questa proposta si basa però su un’interpretazione errata delle norme attualmente in vigore a livello internazionale per l’immigrazione e il salvataggio delle persone in mare.