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Il 29 marzo è entrato in vigore il nuovo decreto-legge con cui il governo prova a rendere operativi i centri per migranti costruiti dall’Italia in Albania, rimasti finora inutilizzati. I centri erano stati inaugurati l’anno scorso con l’obiettivo di accogliere i migranti salvati dalle autorità italiane nel Mar Mediterraneo e provenienti dai Paesi considerati “sicuri”. In questi centri le richieste d’asilo dei migranti sarebbero dovute essere esaminate con una procedura più veloce rispetto a quella ordinaria. Negli scorsi mesi, però, il Tribunale di Roma ha più volte annullato i provvedimenti di trattenimento dei migranti, che sono stati quindi riportati in Italia.
Il 29 marzo è entrato in vigore il nuovo decreto-legge con cui il governo prova a rendere operativi i centri per migranti costruiti dall’Italia in Albania, rimasti finora inutilizzati. I centri erano stati inaugurati l’anno scorso con l’obiettivo di accogliere i migranti salvati dalle autorità italiane nel Mar Mediterraneo e provenienti dai Paesi considerati “sicuri”. In questi centri le richieste d’asilo dei migranti sarebbero dovute essere esaminate con una procedura più veloce rispetto a quella ordinaria. Negli scorsi mesi, però, il Tribunale di Roma ha più volte annullato i provvedimenti di trattenimento dei migranti, che sono stati quindi riportati in Italia.