Il fact-checking in breve:
• Secondo Meloni, l’Italia è l’unico Paese al mondo che cerca di risolvere il problema del sovraffollamento carcerario «non costruendo nuove carceri» ma «togliendo reati». La leader di Fdi pone l’attenzione su un problema reale, anche se il nostro presunto primato e la sua lettura della strategia italiana non corrisponde del tutto ai fatti.
• Nel mondo Paesi con carceri sovraffollate hanno approvato misure ben più indulgenti dell’Italia. Se prendiamo uno Stato confrontabile al nostro, come la Francia, scopriamo che ha aumentato la capacità penitenziaria meno di noi, cercando di aumentare il ricorso alle misure alternative al carcere.
• Le carceri sovraffollate sono in effetti un problema cronico del nostro Paese. Da un lato negli ultimi anni la capienza dei penitenziari è aumentata, anche se in maniera insufficiente. Dall’altro si è puntato alla riqualificazione delle strutture già esistenti o dismesse, che richiedono tempi più brevi.
• Non è chiaro che cosa significa “togliere reati”. Sono state approvate norme per depenalizzare e abrogare reati minori, ma sono stati introdotti anche nuovi reati. Si è inoltre cercato di aumentare il ricorso alle misure alternative al carcere (anche se a fasi alterne).
Il 31 marzo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha presentato in una conferenza stampa le priorità che, secondo il suo partito, vanno finanziate con i soldi europei del Recovery fund.
Tra le varie cose, Meloni ha sottolineato (min. 11:03) la necessità di investire in un nuovo “Piano carceri”. Secondo la leader di Fdi, il nostro Paese avrebbe infatti un primato particolare: sarebbe «l’unica nazione al mondo» che risolve il problema del sovraffollamento dei detenuti «togliendo reati» e non «costruendo nuove carceri».
Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri, che cosa è stato fatto e che cosa vuole fare il nostro Paese, mettendolo a confronto anche con altri Stati. La leader di Fdi sbaglia per diversi motivi. Vediamoli nel dettaglio.
• Nel mondo Paesi con carceri sovraffollate hanno approvato misure ben più indulgenti dell’Italia. Se prendiamo uno Stato confrontabile al nostro, come la Francia, scopriamo che ha aumentato la capacità penitenziaria meno di noi, cercando di aumentare il ricorso alle misure alternative al carcere.
• Le carceri sovraffollate sono in effetti un problema cronico del nostro Paese. Da un lato negli ultimi anni la capienza dei penitenziari è aumentata, anche se in maniera insufficiente. Dall’altro si è puntato alla riqualificazione delle strutture già esistenti o dismesse, che richiedono tempi più brevi.
• Non è chiaro che cosa significa “togliere reati”. Sono state approvate norme per depenalizzare e abrogare reati minori, ma sono stati introdotti anche nuovi reati. Si è inoltre cercato di aumentare il ricorso alle misure alternative al carcere (anche se a fasi alterne).
***
Il 31 marzo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha presentato in una conferenza stampa le priorità che, secondo il suo partito, vanno finanziate con i soldi europei del Recovery fund.
Tra le varie cose, Meloni ha sottolineato (min. 11:03) la necessità di investire in un nuovo “Piano carceri”. Secondo la leader di Fdi, il nostro Paese avrebbe infatti un primato particolare: sarebbe «l’unica nazione al mondo» che risolve il problema del sovraffollamento dei detenuti «togliendo reati» e non «costruendo nuove carceri».
Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri, che cosa è stato fatto e che cosa vuole fare il nostro Paese, mettendolo a confronto anche con altri Stati. La leader di Fdi sbaglia per diversi motivi. Vediamoli nel dettaglio.