Chi sono gli “antisistema”: Italia sovrana e popolare

La terza parte della guida di Pagella Politica ai partiti che si collocano fuori dal sistema della politica nazionale
ANSA
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Complottisti, no vax, euroscettici, capipopolo: fuori dal sistema della politica nazionale esiste una galassia di partiti e movimenti contro il «mainstream» e il «pensiero unico», come li chiamano loro, più o meno strutturati e diffusi sul territorio italiano e che puntano a candidarsi alle prossime elezioni del 25 settembre.

Da quelli che hanno già una rappresentanza parlamentare a quelli fondati intorno alla figura di un leader carismatico, i partiti antisistema rappresentano una galassia nascosta ai margini del dibattito politico italiano, ma presente e radicata in alcune frange della popolazione. 

Abbiamo analizzato i principali partiti antisistema, da quello con più possibilità di entrare in Parlamento al più bizzarro e sopra le righe: ecco chi sono i nuovi politici che vogliono entrare nelle istituzioni per rivoluzionarle dall’interno. In questa terza parte (qui la prima parte, qui la seconda, qui la quarta), ci concentreremo su un unico partito, Italia sovrana e popolare, fatto però da tante anime diverse.

Come è nata Italia sovrana e popolare

Italia sovrana e popolare è un’alleanza politica sovranista, euroscettica, populista e no vax che racchiude al suo interno partiti provenienti da esperienze e posizioni ideologiche molto diverse tra loro.

Il nucleo di Italiana sovrana e popolare è nato dal gruppo parlamentare “Costituzione, Ambiente, Lavoro-Idv”, formato a gennaio 2022 da nove senatori ex membri del Movimento 5 stelle e una ex senatrice della Lega, che è stato sciolto dopo solo un giorno di vita per evitare «polemiche strumentali» sul suo presunto appoggio alla candidatura a presidente della Repubblica della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Il gruppo è stato ricostituito ad aprile 2022, con l’aggiunta, tra gli altri, di Emanuele Dessì, in quota Partito Comunista. Dopo essersi collocato all’opposizione del governo Draghi, il gruppo ha accolto anche l’ex presidente della Commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli. A giugno la vicepresidente del gruppo, la deputata no vax Bianca Laura Granato, ha aderito al partito Ancora Italia, fondato nel 2019 dallo scrittore e opinionista Diego Fusaro. Attualmente il gruppo conta 13 senatori e ha cambiato denominazione in “Uniti per la Costituzione”, dal nome della lista con cui il senatore Mattia Crucioli (ex Movimento 5 stelle) aveva riunito diversi partiti antisistema, tra cui anche Italexit, e si era candidato a sindaco di Genova nelle elezioni comunali dello scorso 12 giugno.

È con questa denominazione che il 3 luglio il Partito comunista di Marco Rizzo e Ancora Italia, insieme al partito sovranista ed euroscettico Riconquistare l’Italia, il movimento populista di sinistra Azione civile di Antonio Ingroia e altri soggetti politici minori hanno formato un’alleanza politica in vista della fine della legislatura e del governo Draghi, organizzando per il 1° ottobre 2022 una manifestazione a Roma.

Con la fine anticipata del governo e le elezioni programmate il 25 settembre, Uniti per la costituzione è diventata una vera e propria coalizione politica e il 21 luglio è così nato Italia sovrana e popolare, un soggetto politico che intende «dare voce al dissenso, alla critica e ai tanti che non ce la fanno più materialmente e moralmente a riconoscersi in questo modello di società».

Che cosa propone Italia sovrana e popolare

Italia sovrana e popolare ha subito iniziato la raccolta firme per presentarsi alle elezioni, che è attualmente in corso in diverse città italiane. Il gruppo è, a detta dello stesso Marco Rizzo, «composto da 15 organizzazioni che si sono riunite sotto un unico simbolo», ma non è chiaro quali esse siano nello specifico: sappiamo però che tra i candidati del partito sono presenti personalità provenienti da realtà molto diverse tra loro, come il segretario di Patria socialista Igor Camilli (presente al deposito del simbolo elettorale), l’ex consulente della comunicazione del M5s e fondatore di Byoblu Claudio Messora, l’eurodeputata no vax e filorussa eletta con la Lega Francesca Donato e anche l’attrice novantacinquenne Gina Lollobrigida. Al momento rimane incerta la candidatura dei senatori del gruppo parlamentare di “Uniti per la costituzione”, tra i quali figura anche l’ex ministra per il Sud del governo Conte I Barbara Lezzi. 

Il partito ha pubblicato su Facebook un programma di «otto punti per l’Italia», il primo dei quali è l’uscita del Paese dall’Unione europea e dalla Nato, mentre tra le altre proposte ci sono lo stop a ogni obbligo vaccinale, la fine delle sanzioni alla Russia e all’invio di armi in Ucraina, un salario minimo a 1.200 euro al mese, un ambientalismo definito «di sostanza» e una «lotta serrata alla mafia e alla corruzione».

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