Quanto è inquinata l’aria in Italia e nell’Ue, in tre mappe

Sebbene ci siano stati miglioramenti negli ultimi decenni, il nostro Paese rimane tra quelli con la qualità dell’aria peggiore in Europa
Ansa
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L’Italia è tra i Paesi dell’Unione europea dove l’aria è più inquinata e le cinque province dove la qualità dell’aria è peggiore si trovano tutte nel nostro Paese. L’elevato inquinamento dell’aria è un problema che l’Italia sta affrontando da tempo e, sebbene i miglioramenti degli ultimi decenni, la situazione è ancora critica. Al momento l’Italia è sottoposta a varie procedure di infrazione da parte della Commissione europea per non aver rispettato diverse regole comunitarie in ambito ambientale e tre di queste riguardano proprio i livelli di inquinamento dell’aria. 

Ma qual è la situazione al livello europeo? Di recente l’emittente tedesca Deutsche Welle e l’European Data Journalism Network hanno analizzato i dati del sistema satellitare Copernicus, un programma scientifico dell’Unione europea, per stimare il livello di inquinamento dell’aria in Europa.

Stimare l’inquinamento non è immediato e per farlo si ricorre ai sensori di luce: più un’area è inquinata, meno luce viene riflessa dal suolo verso il satellite. Questi dati, uniti a modelli statistici e altre elaborazioni, permettono di capire quanto è inquinata un’area della superficie terrestre. Per valutare l’inquinamento di una zona si utilizza la concentrazione del cosiddetto “particolato fine” (PM2,5), ossia le particelle atmosferiche solide e liquide di diametro inferiore a 2,5 nanometri. Questo tipo di particolato è tra i più frequenti agenti inquinanti nelle aree urbane, frutto per esempio della combustione dei motori delle auto. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la concentrazione media annuale di PM2,5 non dovrebbe superare i 5 microgrammi per metro cubo d’aria. Il particolato fine non è comunque l’unico inquinante presente nell’aria: tra gli altri ci sono per esempio gli ossidi di azoto, derivanti anch’essi dalla combustione dei motori.

Quanto è inquinata l’aria in Europa

Nel 2022 gli unici Paesi in tutta l’Unione Europea che hanno avuto una concentrazione media di PM2,5 inferiore ai 5 microgrammi per metro cubo d’aria sono stati Finlandia e Svezia. L’Estonia è al limite, con 5,1 microgrammi, mentre tutti gli altri Paesi hanno superato la soglia raccomandata dall’OMS, arrivando in alcuni casi a superare gli 11 microgrammi.

I Paesi più inquinati, ossia quelli con una concentrazione di PM2,5 tra gli 11 e i 12 microgrammi, sono Slovenia, Slovacchia, Ungheria e Polonia, e sopra i 10 ci sono anche Croazia, Repubblica Ceca e Italia. Nel 2022 il nostro Paese ha registrato una concentrazione di particolato fine pari a 10,6 microgrammi per metro cubo d’aria. 

In Germania la media di PM2,5 è di 8,2 microgrammi per metro cubo d’aria, in Francia di 7,7 microgrammi e in Spagna di 7,2 microgrammi.
In tutta l’Unione europea solo l’1,8 per cento della popolazione vive in aree in cui il particolato fine è sotto la soglia di 5 microgrammi, il 53,1 per cento vive in aree con una concentrazione tra 5 e 10 microgrammi, il 37,3 per cento in aree tra 10 e 15, il 5,3 per cento in aree tra 15 e 20 e il 2,5 per cento in aree sopra i 20 microgrammi. 

L’Italia e la Polonia sono gli unici due Paesi in cui una parte di popolazione vive in zone con particolato superiore ai 20 microgrammi per metro cubo d’aria. Più nel dettaglio, in Italia le persone che abitano in queste zone sono circa 10 milioni (il 18 per cento della popolazione) mentre in Polonia sono 840 mila (circa il 2 per cento della popolazione). Il 16 per cento della popolazione italiana vive invece in aree con una concentrazione di PM2,5 tra 15 e 20 microgrammi. Gli altri Paesi in cui una parte della popolazione vive in zone con una concentrazione di particolato tra 15 e 20 microgrammi per metro cubo d’aria sono Slovenia (26 per cento della popolazione), Polonia (23 per cento), Croazia (20 per cento), Repubblica Ceca (7 per cento), Grecia (5 per cento), Spagna e Romania (entrambe al 4 per cento). 

Nella quasi totalità dei Paesi europei la popolazione vive in aree sopra la soglia dei 5 microgrammi. Le uniche eccezioni sono la Finlandia, dove il 72,5 per cento degli abitanti vive in aree con concentrazioni di particolato fine tra lo 0 e i 5 microgrammi per metro cubo, la Svezia (34,6 per cento), l’Estonia (9,9 per cento), l’Irlanda (3,4 per cento) e l’Austria (0,7 per cento).

Quali sono le aree più inquinate d’Europa

La Pianura Padana è l’area più inquinata dell’Unione europea. In nessun altro Paese si raggiungono i livelli di inquinamento italiani e solo la Polonia meridionale si avvicina. 

In Europa le cinque aree più inquinate a livello provinciale (le aree “Nuts 3” nella nomenclatura statistica europea) sono tutte in Italia: la province di Cremona e Milano con 24,3 microgrammi per metro cubo, la provincia di Monza e Brianza con 24 microgrammi, le provincia di Lodi con 23,9 e quella di Mantova con 23,5. Più indietro ci sono le province di Padova (22,5 microgrammi), Verona (20) e Vicenza (19,5). Tutte queste province superano tra le quattro e le cinque volte il limite raccomandato dall’OMS.

In termini di confronto, il distretto più inquinato della Germania è la zona di Duisburg, nello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, dove la concentrazione media di PM2,5 nel 2022 è stata di 11,7 microgrammi per metro cubo d’aria. In Francia il dipartimento più inquinato è quello di Parigi con 11,6 microgrammi per metro cubo e in Spagna è la provincia di Barcellona con 10,3 microgrammi. I posti più inquinati di Germania, Francia e Spagna fanno meglio di 38 province italiane. 

Nel 2022 la provincia di Milano e quella di Monza e Brianza hanno superato i 50 microgrammi di concentrazione di PM2,5 per 28 giorni, quella di Padova per 27 giorni, quella di Cremona per 25, mentre le province di Lodi e Mantova per 21 giorni. Il massimo registrato è stato di 76 microgrammi il 30 dicembre nella provincia di Monza e Brianza. 

La provincia meno inquinata in Italia è invece quella di Aosta, dove la concentrazione di PM2,5 è pari a 6,37 microgrammi per metro cubo d’aria, poco sopra il limite dell’Oms. Le altre province che fanno meglio sono le province di Bolzano, Cosenza, Crotone, L’Aquila, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna e Verbano-Cusio-Ossola, che registrano tra 7,1 e 8 microgrammi per metro cubo d’aria. 

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