Governo smentito: l’Italia non è diventato il quarto esportatore al mondo

Meloni ha ripetuto per mesi di aver raggiunto un risultato non confermato dai numeri
ANSA
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«Siamo per la prima volta, quest’anno, quarto Paese esportatore al mondo». Così, nella conferenza stampa di fine anno del 9 gennaio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva rivendicato un nuovo primato del suo governo, ripetendo una dichiarazione fatta varie volte nei mesi precedenti. Anche da altri esponenti della maggioranza si sono lanciati nella celebrazione di questo presunto traguardo: tra questi c’è il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che a dicembre ha definito l’Italia la «quarta potenza mondiale commerciale».

Nel nostro fact-checking sulla conferenza stampa di Meloni, avevamo spiegato perché la dichiarazione della presidente del Consiglio si basava su una lettura fuorviante dei dati, relativi a un periodo di tempo parziale. Ora, i nuovi numeri sull’export pubblicati il 25 febbraio dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) smentiscono definitivamente l’avanzamento in classifica rivendicato dal governo Meloni.

Secondo i dati raccolti dall’OCSE, nel 2024 le esportazioni di merci italiane hanno raggiunto un valore pari a 623,5 miliardi di euro. Questa cifra corrisponde a quella comunicata il 17 febbraio da ISTAT, ed è in calo dello 0,4 per cento rispetto al 2023. Il valore dell’export nel 2024 scende a 622 miliardi di euro dopo che è stato corretto per tenere conto sia delle variazioni stagionali ricorrenti sia degli effetti legati al calendario, per esempio al diverso numero di giorni lavorativi. Il database dell’OCSE fa un passaggio ulteriore: dopo la conversione in dollari, le esportazioni italiane nel 2024 hanno raggiunto un valore di circa 673 miliardi. 

Tra i 46 Paesi di cui OCSE mette a disposizione i dati, questa cifra non è stata la quarta più alta del 2024. Come mostra il grafico, lo scorso anno il valore dell’export italiano è stato il settimo più alto al mondo: al primo posto c’è la Cina (quasi 3.600 miliardi di dollari di export), davanti agli Stati Uniti (circa 2.100 miliardi).
Seguono Germania (1.680 miliardi), Paesi Bassi (918 miliardi), Giappone (706 miliardi), Corea del Sud (687 miliardi) e poi l’Italia. Se si escludono i Paesi Bassi, il cui porto di Rotterdam è spesso solo una tappa intermedia nel commercio internazionale, lo scorso anno l’Italia è stato il sesto Paese esportatore al mondo. Dunque non il quarto, come ripetuto più volte da Meloni e da altri esponenti del governo. Non solo: rispetto al 2023, nel 2024 l’Italia ha perso una posizione in classifica, superata dalla Corea del Sud, le cui esportazioni sono aumentate l’anno scorso, raggiungendo un nuovo primato (in particolare grazie all’export di semiconduttori).

Va sottolineato poi che questa classifica tiene conto solo dell’export delle merci, e non di quello dei servizi, dove storicamente l’Italia è più indietro in graduatoria. Al momento l’OCSE non ha pubblicato i dati sulle esportazioni di servizi di tutti i Paesi nel 2024, e quindi non è possibile fare un classifica completa. In base ai dati parziali, nel 2024 il nostro Paese ha esportato servizi pari a 157 miliardi di dollari: questa cifra risulta la nona più alta tra i 12 Paesi membri del G20 di cui l’OCSE ha pubblicato i dati. Nel 2023 il nostro Paese aveva esportato servizi per un valore pari a 146 miliardi di dollari, il sedicesimo valore più alto al mondo.

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