Il 22 luglio, in un’intervista con La Stampa, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha commentato l’aggressione commessa due giorni prima a Torino da alcuni militanti di estrema destra contro Andrea Joly, giornalista del quotidiano torinese. Mentre filmava un ritrovo di militanti nel circolo di estrema destra “Asso di Bastoni”, Joly è stato fermato da un gruppo di persone che lo hanno gettato a terra, colpito più volte e cercato di soffocare. Al momento, per l’aggressione sono indagati quattro militanti di CasaPound, movimento politico di ispirazione neofascista i cui esponenti in passato hanno compiuto altri atti di violenza.
Nell’intervista con La Stampa, pur condannando l’aggressione contro Joly, Donzelli ha risposto a chi chiede che CasaPound sia sciolto dicendo che «ci sono leggi molto chiare in Italia» e che non bisogna fare «confusione». «Se ci fossero organizzazioni pericolose o neofasciste il potere giudiziario potrebbe chiuderle. Non voglio vivere in una nazione in cui la politica sceglie quali organizzazioni si possono chiudere o aprire: non sarebbe democratico», ha detto Donzelli, lasciando intendere che il governo non ha il potere di sciogliere movimenti come CasaPound. «L’Italia è uno Stato di diritto e c’è la separazione dei poteri: se ci fosse un giudice che ravvisasse dei pericoli, sarebbe lui la persona titolata a muoversi in questo senso».
Al di là della legittima opinione di Donzelli, non è vero che solo la magistratura ha il potere di sciogliere movimenti politici come CasaPound.
Nell’intervista con La Stampa, pur condannando l’aggressione contro Joly, Donzelli ha risposto a chi chiede che CasaPound sia sciolto dicendo che «ci sono leggi molto chiare in Italia» e che non bisogna fare «confusione». «Se ci fossero organizzazioni pericolose o neofasciste il potere giudiziario potrebbe chiuderle. Non voglio vivere in una nazione in cui la politica sceglie quali organizzazioni si possono chiudere o aprire: non sarebbe democratico», ha detto Donzelli, lasciando intendere che il governo non ha il potere di sciogliere movimenti come CasaPound. «L’Italia è uno Stato di diritto e c’è la separazione dei poteri: se ci fosse un giudice che ravvisasse dei pericoli, sarebbe lui la persona titolata a muoversi in questo senso».
Al di là della legittima opinione di Donzelli, non è vero che solo la magistratura ha il potere di sciogliere movimenti politici come CasaPound.