Tra le misure che il governo Meloni dovrà affrontare nella prossima legge di Bilancio per il 2024 c’è la cosiddetta plastic tax, la tassa sui prodotti in plastica monouso introdotta nel 2020, ma la cui effettiva applicazione è stata rimandata varie volte negli ultimi tre anni. Se il governo non dovesse intervenire con un nuovo rinvio o cancellandola, dal 1° gennaio 2024 la plastic tax entrerà in vigore a tutti gli effetti. Insieme a questa tassa, da gennaio del prossimo anno entrerà in vigore anche la sugar tax, la tassa sulle bevande analcoliche zuccherate, anch’essa rinviata più volte dal 2020 a oggi.
In queste settimane il governo sta discutendo su come finanziare la prossima legge di Bilancio. Lo scorso 21 agosto, ospite del Meeting di Rimini, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (Lega) ha detto che sarà «una legge di bilancio complicata» e che è necessario decidere le priorità, perché «non si potrà fare tutto». Un concetto simile è stato ribadito dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni il 28 agosto durante la prima riunione del Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva e il 6 settembre in un vertice con i capigruppo dei partiti di maggioranza a Palazzo Chigi. Tra l’altro, entro il 10 settembre i ministri devono inviare i loro piani di taglio alla spesa dei ministeri per il triennio 2024-2026, con l’obiettivo di recuperare risorse proprio in vista della legge di Bilancio.
Se entrasse in vigore a tutti gli effetti, la plastic tax, così come la sugar tax, potrebbe essere uno strumento in mano al governo per recuperare fondi e risorse per altre misure. Ma negli scorsi anni sia la tassa sulla plastica monouso sia quella sulle bevande zuccherate sono state criticate da tutti i principali partiti ora al governo. E al momento non è chiaro quali siano le intenzioni dell’esecutivo, che comunque sarà presto chiamato a decidere sulla questione.
In queste settimane il governo sta discutendo su come finanziare la prossima legge di Bilancio. Lo scorso 21 agosto, ospite del Meeting di Rimini, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (Lega) ha detto che sarà «una legge di bilancio complicata» e che è necessario decidere le priorità, perché «non si potrà fare tutto». Un concetto simile è stato ribadito dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni il 28 agosto durante la prima riunione del Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva e il 6 settembre in un vertice con i capigruppo dei partiti di maggioranza a Palazzo Chigi. Tra l’altro, entro il 10 settembre i ministri devono inviare i loro piani di taglio alla spesa dei ministeri per il triennio 2024-2026, con l’obiettivo di recuperare risorse proprio in vista della legge di Bilancio.
Se entrasse in vigore a tutti gli effetti, la plastic tax, così come la sugar tax, potrebbe essere uno strumento in mano al governo per recuperare fondi e risorse per altre misure. Ma negli scorsi anni sia la tassa sulla plastica monouso sia quella sulle bevande zuccherate sono state criticate da tutti i principali partiti ora al governo. E al momento non è chiaro quali siano le intenzioni dell’esecutivo, che comunque sarà presto chiamato a decidere sulla questione.