Durante la campagna elettorale, Italia viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, che hanno partecipato alle elezioni con una lista comune, hanno raccolto oltre 1,4 milioni di euro in donazioni. Di questi, circa 970 mila euro sono stati raccolti da Azione e quasi 435 mila da Italia viva. L’importo complessivo è destinato a salire, visto che i dati pubblicamente disponibili arrivano solo fino alla fine di agosto, mentre le elezioni si sono tenute il 25 settembre. Per avere un ordine di grandezza, la cifra ricevuta da Azione e Italia viva è superiore a quelle raccolta dal Partito democratico, che da fine luglio al giorno del voto ha raccolto 1,2 milioni di euro.
I dati sui finanziamenti sono pubblicamente consultabili dall’elenco delle erogazioni versate ai partiti e ai movimenti politici, scaricabile dal sito della Camera. Questi includono sia le donazioni dei privati cittadini e delle imprese sia i contributi economici dei parlamentari. Questi ultimi sono previsti dallo statuto di Italia viva, dove si legge che «gli eletti hanno il dovere di contribuire al finanziamento» del partito, ma non da quello di Azione, che prevede per il suo finanziamento le quote associative degli iscritti, il 2 per mille dei contribuenti ed eventuali donazioni.
I dati sui finanziamenti sono pubblicamente consultabili dall’elenco delle erogazioni versate ai partiti e ai movimenti politici, scaricabile dal sito della Camera. Questi includono sia le donazioni dei privati cittadini e delle imprese sia i contributi economici dei parlamentari. Questi ultimi sono previsti dallo statuto di Italia viva, dove si legge che «gli eletti hanno il dovere di contribuire al finanziamento» del partito, ma non da quello di Azione, che prevede per il suo finanziamento le quote associative degli iscritti, il 2 per mille dei contribuenti ed eventuali donazioni.